Capodanno, a tavola concesso “sgarrare in sicurezza”

Silvia Migliaccio, specialista in Endocrinologia e in Nutrizione Umana: «Non serve rinunciare ad alcun alimento, ma ridurre le porzioni nei giorni che precedono e seguono il primo dell’anno. Quest’anno è fondamentale non ‘eccedere’ per evitare di accumulare peso, purtroppo associato a un maggior rischio Covid-19″».

I consigli della collana di Consulcesi Nutrizione e Covid-19 dedicata alla formazione professionale dei medici

 

 

 

«A Capodanno è concesso mangiare più del solito, ma facciamolo in sicurezza». È il consiglio per il primo dell’anno di Silvia Migliaccio, specialista in Endocrinologia e Nutrizione Umana presso l’Università degli Studi di Roma Foro Italico, Segretario della Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione e responsabile scientifica di alcuni corsi su Nutrizione e Covid-19 della collana di Consulcesi dedicata alla formazione professionale dei medici. Consapevole che sarà un Capodanno diverso, più solitario e per molti più triste, l’esperta raccomanda di non «rifugiarsi» in grandi abbuffate. Ma di godersi gli alimenti della tradizione con l’accortezza di non esagerare per evitare di far salire troppo l’ago della bilancia. «Le feste sono un periodo durante il quale la cosa più importante è la condivisione di un momento sereno con i propri cari e con gli amici», dice Migliaccio. «Questo significa che non dobbiamo preoccuparci troppo dei chili in più o di seguire una dieta dimagrante. Però alcuni consigli sono dovuti per evitare che questo comporti un incremento di peso che può essere difficile da togliere successivamente», aggiunge. Il segreto, secondo l’esperta, è «prendersi qualche libertà in sicurezza».

 

«Questo significa: ok a lenticchie e a un po’ di Champagne», dice Migliaccio. «Tuttavia, per il cenone del 31 dicembre e il pranzo di Capodanno cerchiamo di compensare mangiando meno i giorni precedenti e quelli successivi con un consiglio generale: cerchiamo di dimezzare le porzioni», consiglia l’esperta. Non bisogna poi sottovalutare che gli “sgarri” di Capodanno, arrivano dopo quelli che ci si è concessi a Natale. «Questo non significa dover necessariamente rinunciare ad alimenti specifici», evidenzia Migliaccio. «Nessun cibo è sconsigliato sempre che tutto sia fatto con moderazione, assaggiando un po’ di tutto», aggiunge. Mai come quest’anno però è importante fare attenzione a non esagerare. Con la pandemia in corso, mantenere il giusto peso può fare la differenza. «Sappiamo infatti che l’obesità può incrementare il rischio di contrarre l’infezione da Covid- 19 o avere quadro clinico peggiore», sottolinea Migliaccio. «Lo stato di obesità comporta un incremento dello stato infiammatorio cronico subclinico, con un aumento degli indici infiammatori, comprese le citochine pro-infiammatorie», spiega l’esperta. «E’ certo che se non compensiamo mangiando meno nei giorni precedenti o successivi al Capodanno o non aumentiamo il nostro dispendio energetico facendo attività motoria, le mangiate dei giorni di festa (ma anche quelle di tutto l’anno) porteranno ad un sovrappeso oppure obesità. Però ricordiamo – continua – che è fondamentale anche un’attività fisica costante per goderci le feste con serenità, senza preoccuparci dei chili di troppo”.

 

Su questo non ci sono scuse. Perché, anche se durante le feste sono previste importanti limitazioni alla libertà di movimento fuori casa, ci sono comunque alternative che ci consentono di smaltire le calorie assunte in eccesso. “Se non in palestra oppure in un parco, ci si può accontentare con qualche passeggiata in solitaria, suggerisce Migliaccio. “Nonostante le misure restrittive, le passeggiate vicino casa sono concesse. Quindi approfittiamo della relativa lentezza di questi giorni per aumentare la nostra attività fisica”, aggiunge. Oppure, come molti hanno fatto durante il primo lockdown, ci si può impegnare con attività fisica in casa“Per coloro che dispongono di attrezzi casalinghi, dalla cyclette al tapis roulant, questo è il periodo giusto per rispolverarli”, dice Migliaccio. “Oppure si può ricorrere alle lezioni che molte palestre oppure personal trainer hanno organizzato per i loro clienti o per gli utenti sul web”, conclude.

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