Viaggio culinario alla scoperta delle Isole Baleari: dal vino all’olio, ecco tutti i sapori tipici della Dieta Mediterranea
Il 16 Novembre 2010, l’UNESCO ha dichiarato la Dieta mediterranea Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità, su proposta di Italia, Spagna, Grecia e Marocco, definendola “un insieme di competenze, conoscenze, riti, simboli e tradizioni, che vanno dal paesaggio alla tavola”. Gustosa e nutrizionalmente bilanciata, questa cucina è tipica anche delle Isole Baleari.
Anche se le Isole Baleari sono note per il mare cristallino e la natura incontaminata,
l’arcipelago rappresenta un vero e proprio mondo di possibilità anche durante le stagioni
fredde. Non a caso, lo sviluppo dei Segmenti Turistici Strategici (SET) punta alla
destagionalizzazione del tradizionale turismo estivo attraverso cultura, sport, ecoturismo e
turismo sportivo, gastronomia, lusso, MICE (Meetings, Incentives, Conferences,
Exhibitions), salute e benessere.
Le quattro isole che formano le Baleari (Maiorca, Minorca, Ibiza e Formentera) hanno non
solo un vasto patrimonio artistico e storico, ma anche una forte cultura eno-
gastronomica tipicamente Mediterranea, legata alla terra, alle radici e alle caratteristiche
di ciascuna delle isole, che ha dato a ciascuna di esse un sigillo d’identità basato
sull’autenticità, la qualità e la tradizione, con prodotti di alta qualità come l’olio, l’ensaimada
o la sobrassada (tra i tanti che compongono la cucina tradizionale delle Baleari). Infatti, il
carattere insulare dell’arcipelago, insieme al clima mite tutto l’anno, produce
un’ampia varietà di prodotti autentici e tradizionali.
Quest’anno ricorrono 11 anni dalla dichiarazione UNESCO della Dieta Mediterranea
come “patrimonio immateriale dell’umanità” e, per celebrare questa ricorrenza, AETIB,
l’Agenzia di Strategia Turistica delle Isole Baleari, fa conoscere l’arcipelago come mèta
turistica di cui godere anche grazie alla sua deliziosa cucina tipicamente Mediterranea.
ISOLE BALEARI E DIETA MEDITERRANEA: ECCO I CIBI E LE BEVANDE
TRADIZIONALI DELLA CUCINA DELL’ARCIPELAGO
- Le olive
La Spagna è uno dei maggiori produttori mondiali di olive, anche se non sono facili da
coltivare. Un ulivo può impiegare dai sette ai dieci anni per produrre il suo primo raccolto:
durante questi anni, il giovane albero deve essere curato e annaffiato. Dall’età di circa 20
anni, l’albero diventa più produttivo e produce frutta, che è quasi immangiabile allo stato
grezzo: i frutti devono prima essere annaffiati più volte, per ridurre le sostanze amare, e poi
diventano commestibili. Un’oliva matura si riconosce dal suo colore nero. Le olive verdi,
invece, stanno per maturare. Le olive sono di solito conservate in olio per proteggerle dai
parassiti e per farle durare più a lungo. È possibile trovare questo frutto in molti piatti
spagnoli, ma ancora più spesso nell’olio.
I tour e le degustazioni di oli d’oliva locali includono visite guidate ai frantoi, per conoscere il
processo di produzione.
- Il vino
Le isole Baleari sono una terra di vigneti, le cui vigne sono state molto apprezzate fin
dall’epoca romana. Il modo migliore per conoscerli è visitare le cantine e vedere in prima
persona come il vino arriva dalla vigna alla bottiglia. Il vitigno dominante a Maiorca è il
Manto Negro, le cui uve spesse producono un vino che può invecchiare molto bene nelle
botti. Tra le Isole Baleari, anche Ibiza è utilizzata per la viticoltura: il vino rosso di Ibiza è
molto raro da trovare sul mercato. Si tratta di un vino corposo, luminoso e con un lungo
finale. Anche i vini bianchi di Ibiza sono altrettanto rari, abbastanza freschi ed equilibrati nel
gusto. L’uva principale utilizzata è il Macabeo. La terza regione vinicola più importante delle
Baleari è Formentera: su quest’isola, la viticoltura è uno dei settori agricoli principali, anche
se la superficie viticola copre solo 60 ettari circa. Il vitigno più famoso di Formentera è una
varietà di colore rosso chiamata Monastell. Il vino che ne risulta ha un corpo piacevole, è
robusto e ha un bel colore viola.
Le Baleari hanno circa 1.350 ettari di vigneti distribuiti tra le quattro isole. Le caratteristiche
geografiche di ciascuna isola, insieme a un clima favorevole, danno luogo a diversi tipi di
vini dal sapore incomparabile: Vino de la Tierra Mallorca (con cantine ad Alaró, Algaida,
Andratx…), Vino de la Tierra Serra de Tramuntana-Cost Nord, Vino de la Tierra Isla de
Menorca (con cantine a Ciutadella o Alaoir, tra le altre), Vino de la Tierra Ibiza (con cantine
a Sant Antoni de Portmany e Santa Eulària des Riu) e Vino de la Tierra de Formentera
(con cantine a Pilar de la Mola e Cap de Barbaria). Le isole Baleari hanno anche due
denominazioni di origine, D.O. Binissalem e D.O. Pla i Llevant, legate alla tradizione
vinicola. - Il formaggio Mahòn DOP
Un noto e gustoso prodotto delle isole Baleari viene da Minorca. Qui, dal 1985, si produce il
formaggio “Mahón Menorca”, che prende il nome dalla capitale, ed è un formaggio a pasta
dura fatto con latte di mucca. Il latte viene addensato a bassa temperatura e poi battuto in
una pressa per formaggi. Dopo che il formaggio viene pressato, per dargli la sua tipica
forma quadrata con angoli e bordi arrotondati, viene messo in una salamoia a maturare
secondo i metodi di produzione tradizionali dell’isola. Dopo la maturazione, il prodotto finale
ha una crosta soda, giallo-marrone e può essere acquistato in diversi gradi di maturazione.
Le mucche per la produzione di latte vivono e pascolano sull’isola grazie alle temperature
miti. Le temperature di Minorca sono diverse da quelle delle isole vicine: con 600 mm di
pioggia all’anno, le precipitazioni sono abbondanti dall’autunno alla primavera. Inoltre, le
temperature difficilmente superano i 30 gradi in estate, mentre, in inverno, oscillano tra i 5 e
i 10 gradi. Anche la rugiada del mattino aiuta le piante da foraggio e, di conseguenza,
anche le mucche. - Hierbas Ibicencas
Questa bevanda è tipica delle isole Baleari come il caffè fa parte della tradizione italiana.
Hierbas è un tipo di liquore che si beve dopo quasi ogni pasto, soprattutto a Ibiza e
Formentera. Si produce in diversi modi e ha diversi sapori: a volte è più dolce, a volte
meno, e i colori possono variare molto. La ricetta del liquore viene solitamente tramandata
di generazione in generazione, e spesso anche come segreto di famiglia.
Per farlo da soli, serve ½ litro di liquore di anice dolce e la stessa quantità di liquore di
anice secco. A seconda della dolcezza desiderata, si può variare leggermente la quantità.
Poi, occorre combinare la miscela con uno o due rametti di rosmarino, camomilla, menta,
timo, citronella, melissa, foglie di finocchio selvatico e rametti di ginepro. Infine, bisogna
aggiungere una foglia d’arancia e una di limone, ognuna con un po’ di buccia di frutta
affilata.
Infine, serve solo un po’ di pazienza: la miscela deve restare in infusione per circa 1 anno! - Le mandorle di Maiorca IGP
Con l’Indicazione Geografica Protetta (IGP), che garantisce la qualità di questi frutti, le
mandorle di Maiorca sono un ingrediente ricorrente nei piatti e nei dolci tipici dell’isola. Si
possono trovare in piatti come la zuppa di mandorle arrostite o gli escaldum (un tipico
piatto di pollo). Tuttavia, è spesso nei dolci che le mandorle sono utilizzate con la massima
creatività e maestria: alcuni esempi sono il gató (un pan di spagna solido con mandorle
macinate) e i dolci natalizi maiorchini (come il tambor d’ametlla o gli amargos). È
impossibile visitare l’interno dell’isola senza incontrare chilometri e chilometri di mandorleti.
Durante la fioritura dei mandorli, a gennaio e febbraio, i campi si trasformano in un
suggestivo spettacolo visivo caratterizzato da una coperta bianca con alcune macchie rosa. - Il sale
Nelle isole di Maiorca, Ibiza e Formentera, da secoli il sale si estrae dall’acqua di mare,
creando una suggestiva immagine di pozze d’acqua e piccole montagne bianche. Qui,
migliaia di uccelli trovano riposo e cibo durante i loro viaggi intercontinentali, e intorno ai
bacini d’acqua c’è una vegetazione abituata al vento e al sale. Un paradiso per i
birdwatcher e gli escursionisti o per coloro che vogliono imparare i segreti della produzione
del sale durante una visita guidata. Maiorca è la patria del pregiatissimo Flor de Sal:
questo sale è il più puro, con oltre 80 oligoelementi necessari al nostro organismo, e allo
stesso tempo il più usato dai grandi chef per condire le loro creazioni.
Per scoprire i segreti della produzione di sale, e i valori naturali di questo prezioso
ecosistema, è possibile visitare le saline di Es Trenc attraverso visite guidate della durata di
40 minuti circa.