Fondazione Onda premia il San Gerardo “in rosa”
Oltre ai 3 Bollini menzione speciale come “Ospedale amico del Perineo”
Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della
donna e di genere, ha assegnato i Bollini Rosa per il biennio 2022-2023 agli ospedali che
offrono servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie che
riguardano l’universo femminile ma anche quelle che riguardano trasversalmente
uomini e donne in ottica di genere. Tra questi il San Gerardo che ha ottenuto tre
Bollini Rosa e la “menzione speciale” come “Ospedale amico del Perineo”.
Una particolare attenzione è rivolta infatti quest’anno al tema delle lesioni perineali
durante il parto che riguarda circa l’85 per cento delle donne che partoriscono, con un 3
per cento che riporta lesioni perineali di III o IV grado che coinvolgono anche lo sfintere
anale. Per questo sono state assegnate delle “menzioni speciali” agli “Ospedali amici del
Perineo”, ovvero 30 strutture con i Bollini Rosa che si distinguono per l’impegno nel campo
della prevenzione e nella gestione del trauma perineale correlato all’evento nascita. Anche
in questo caso il San Gerardo si è confermato una eccellenza.
“Da anni concentriamo il nostro impegno nella prevenzione, il riconoscimento precoce e la
cura delle problematiche perineali, grazie anche alla collaborazione con la Fondazione
Monza e Brianza per il Bambino e la sua Mamma, coinvolgendo le scuole di Ostetricia e di
specializzazione per sensibilizzare sul problema – sottolinea il prof. Fabio Landoni, Direttore
della Clinica di Ginecologia Università degli Studi di Milano-Bicocca/Ospedale San Gerardo
di Monza -. Siamo centro di riferimento per la scuola di ecografia del pavimento pelvico,
per la formazione delle ostetriche e dei giovani medici in quest’ambito e organizziamo corsi
di formazione teorico-pratici sulla diagnosi e la riparazione delle lesioni perineali. Questo
riconoscimento ci rende orgogliosi e sottolinea l’importanza di una tematica a nostro
parere fondamentale per il benessere e la salute della donna”.
Un successo che arriva a coronamento del lavoro di Matteo Frigerio e Alice Cola,
responsabili dell’Utoginecologia.
Le “menzioni speciali” agli “Ospedali amici del Perineo” sono state assegnate da Claudio
Crescini, Vicepresidente AOGOI, Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani che
commenta: “l’attenzione alla cura del perineo per la prevenzione delle conseguenze
invalidanti che possono derivare da un parto vaginale è già da tempo viva e presente nei
nostri punti nascita grazie alla passione per il proprio lavoro che anima gli operatori
ostetrici. Anche in questo particolare ambito del lungo percorso della nascita il nuovo
riconoscimento da parte di ONDA non è soltanto un attestato o una certificazione di merito
ma è un mezzo di stimolo per tutti gli operatori del nostro Paese a realizzare quanto la
ricerca scientifica e la clinica suggeriscono di fare per la protezione del perineo prima,
durante e dopo il parto”.
La valutazione delle strutture ospedaliere e l’assegnazione dei Bollini Rosa è avvenuta
tramite un questionario di candidatura composto da oltre 400 domande, ciascuna con un
valore prestabilito, suddivise in 15 aree specialistiche più una sezione dedicata alla
gestione dei casi di violenza sulle donne e sugli operatori sanitari. Un apposito Advisory
Board, presieduto da Walter Ricciardi, Professore di Igiene e Sanità Pubblica, Università
Cattolica del Sacro Cuore di Roma, ha validato i bollini conseguiti dagli ospedali (zero, uno,
due o tre) a seguito del calcolo del punteggio totale ottenuto nella candidatura, tenendo in
considerazione anche gli elementi qualitativi di particolare rilevanza non valutati tramite il
questionario (servizi e percorsi speciali, iniziative e progetti particolari).
Tre i criteri di valutazione tenuti in considerazione, la presenza di specialità cliniche che
trattano problematiche di salute tipicamente femminili e trasversali ai due generi che necessitano di percorsi differenziati, tipologia e appropriatezza dei percorsi diagnostico-
terapeutici e servizi clinico-assistenziali in ottica multidisciplinare gender-oriented, l’offerta
di servizi relativi all’accoglienza delle utenti alla degenza della donna a supporto dei
percorsi diagnostico-terapeutici (volontari, mediazione culturale e assistenza sociale) e
infine il livello di preparazione dell’ospedale per la gestione di vittime di violenza fisica e
verbale.