Fertilità: quasi 1 donna su 2 non sa a che età inizia a declinare

L’appello degli esperti: “Parliamo di fertilità alle giovani generazioni”

Istituzioni ed esperti europei a confronto sulle strategie più efficaci per colmare il gap informativo sul tema della fertilità

Focus sull’urgenza di includere la fertilità nei programmi scolastici sulla salute riproduttiva rivolti alle giovani generazioni

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Continua a crescere l’età media della prima gravidanza nel vecchio continente: 29 anni in Europa1, oltre 31 in Italia1 dove la fecondità espressa dalle 35-39enni ha superato quella delle 25-29enni2. Sebbene il 90% delle donne sia consapevole che con l’aumentare dell’età si riducano le chance di rimanere incinta, il 40% non sa esattamente a che età la fertilità inizia a declinare3. Meno di 1 adolescente su 4 è informata3 che dopo i 30 anni la riserva ovarica tende progressivamente a ridursi e con essa la qualità degli ovociti4.

Con l’obiettivo di accendere i riflettori su quanto (poco) ne sanno i giovani in tema di fertilità e sui fattori ad essa correlati, e per promuovere un confronto sulle politiche atte colmare questo gap di conoscenza, Fertility Europe, l’organizzazione paneuropea che rappresenta le principali associazioni pazienti attive nell’area della fertilità, ha riunito esponenti delle istituzioni ed esperti nel campo della Salute Riproduttiva provenienti da cinque Paesi europei nella tavola rotonda virtuale “Fertility Awareness in 2021: Educating the Younger Generations”, realizzata con il supporto di Gedeon Richter.

Dall’incontro è emersa l’urgenza, per i governi di tutta Europa, di mettere la fertilità al centro delle politiche educative, inserendola come materia curriculare nei programmi scolastici sulla salute riproduttiva. In particolare, gli esperti hanno condiviso la necessità di promuovere una corretta informazione sull’andamento della curva della fertilità in relazione all’età, sull’impatto dei comportamenti individuali, ma anche sulle opportunità offerte dalla medicina per la preservazione della fertilità.

“La tutela della salute riproduttiva rappresenta un aspetto della vita fondamentale eppure in gran parte ancora sottovalutato. Insegnare ad aver cura della propria fertilità e offrire un accesso equo ai migliori trattamenti disponibili per preservarla, sono due elementi chiave per consentire, sin dalla giovane età, di tenere sotto controllo la propria fertilità”, afferma Satu Rautakallio-Hokkanen, Presidente di Fertility Europe.

“L’infertilità è in costante aumento in Italia, come nel resto d’Europa (il 10% della popolazione soffre di problematiche correlate alla fertilità). La scarsa conoscenza dei fattori che incidono sulla fertilità, femminile e maschile, gioca un ruolo determinante. I giovani sono coloro verso i quali è prioritario intervenire, per evitare che scelte poco consapevoli possano compromettere irreversibilmente la fertilità futura. Nell’ambito dell’educazione sulla fertilità, è inoltre necessario informare le giovani generazioni sulle opportunità offerte dalla medicina per preservare la fertilità in maniera efficace, affinché la scelta di avere un figlio si realizzi in modo consapevole e nelle migliori condizioni possibili”, spiega Enrico Papaleo, Responsabile del Centro Scienze della Natalità, IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano.

“Gedeon Richter è orgogliosa di promuovere occasioni di confronto per sensibilizzare le donne, e non solo, sul tema della fertilità. L’evento di oggi, che ha riunito alcuni dei massimi esperti europei in materia, ha rappresentato un’occasione straordinaria per accendere i riflettori sulla tutela della fertilità quale priorità di salute pubblica, a beneficio delle generazioni future e dell’intera società”, commenta Maria Giovanna Labbate, Managing Director, Gedeon Richter Italia.

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