Alimentazione: considerazioni scientifiche e culturali
Con l’alimentazione prendiamo dal cibo ciò che è necessario per il nostro organismo, manteniamo e continuiamo la vita, potenziando le nostre capacità creative intellettuali. Mentre ci nutriamo di alimenti in alcuni momenti della giornata, ci nutriamo di emozioni in ogni momento del nostro vivere, fino ad usare, a volte, il cibo come sostituto emozionale: si mangia per noia, per scaricare la tensione mentre si fa qualcosa, per avere compagnia, per rilassarsi, per paura, per scaricare l’ansia. In questi atteggiamenti e attività, il “mangiare” diventa un mezzo per conseguire uno stato di miglioramento e di benessere, anche se solo apparente. Il cibo viene utilizzato per manifestare i sentimenti che fanno parte della vita: l’amore, la passione, la tristezza, la rabbia.
Rappresenta per ciascuno qualcosa di molto personale, come è personale la relazione che si ha con esso, alla parola cibo spesso associamo una moltitudine di significati. Lo stomaco è molto vigile, sensibile fino a diventare per alcuni un vero e proprio punto debole, dove si accentra ogni disagio del quotidiano. Lo stomaco dunque non è chiamato solo a digerire gli alimenti, ma anche le emozioni che la nostra psiche vi associa. Attraverso lo stomaco si esprimono problematiche che non sono state “digerite”: situazioni rifiutate, vissute come ingiuste, o che provocano collera. Nello stomaco i cibi vengono trasformati nell’essenza utile all’uomo che verrà poi assorbita dall’intestino.
La Medicina Cinese descrive come un “granaio” o un “mare del cibo e delle bevande” quest’organo, che una spessa parete muscolare rende tonico e mobile, capace di dilatarsi per accogliere alimenti solidi e liquidi. Li “tiene in sacco” bloccando due valvole: il cardias in alto, vicino all’esofago e il piloro, prossimo al duodeno, e li rilascia gradualmente nell’intestino quando, amalgamati e intrisi di succhi gastrici, sono pronti per le successive elaborazioni digestive. Completare il lavoro di un pranzo richiede allo stomaco qualche ora di tempo, scandita dalla ritmica coordinazione tra il movimento che rimescola il contenuto gastrico e lo fa progredire poco alla volta nell’intestino e il rilascio di varie secrezioni. Queste ultime sono prodotte da tipi diversi di ghiandole distribuite in zone differenti della mucosa interna e svolgono compiti specifici ma interattivi, non solo locali. I loro effetti agiscono a livello gastrico, digestivo, fino a quello sistemico: nello stomaco la liberazione di gastrina, acido cloridrico ed enzimi, unitamente al movimento delle pareti, innesca la scomposizione di alcune macromolecole alimentari; l’intestino, il circuito epatobiliare e il pancreas sono allertati a prendere parte al processo assecondandone la scansione; il tutto influisce sulla regolazione del metabolismo energetico e su ritmi biologici come l’alternanza di fame e sazietà.
Di fondamentale importanza quindi è una sana alimentazione per la salute del nostro intero organismo. È consigliabile evitare il consumo di: bevande gassate e di succhi industriali poichè tutte le bevande a base di cola o aranciate e succhi di frutta sono “acide”; di the, cioccolato e caffè in quanto la caffeina e le altre sostanze stimolanti possono aumentare il “reflusso di acido”; di vino e superalcolici; di formaggi piccanti e fermentati e di salumi. Per quanto riguarda i condimenti vale la regola generale della semplicità, il consumo eccessivo d spezie piccanti può risultare irritante per la mucosa gastrica. La ricchezza dei principi attivi contenuti nei vegetali, integrati e sapientemente dosati, possono supportare e mantenere la salute del nostro apparato digerente e aiutare qualora si verificassero disagi.
Il Colostro è il prodotto della secrezione della ghiandola mammaria dei mammiferi che si forma a partire dall’ultimo periodo della gravidanza e che, dopo il parto, precede la montata lattea. È talmente importante che senza di esso molti mammiferi appena nati non sopravvivrebbero. Questa sostanza possiede proprietà eccellenti, è ricco di elementi nutritivi, anticorpi, enzimi. Contiene una quantità molto elevata di fattori stimolanti la crescita epiteliale (EGF), attiva numerosi processi di rigenerazione e migliora i sistemi di difesa del corpo, aumenta la sintesi endogena di IGF-I e immunoglobuline, rallenta l’invecchiamento delle cellule, alza le difese immunitarie da infezioni da batteri e virus, riduce le ulcere da Helicobacter pylori. A contatto con strutture epiteliali o mucose danneggiate o lese attua un’azione di contrasto verso i microrganismi patogeni promovendo la riparazione tissutale e la ricostruzione degli epiteli lesi, contaminati e infiammati.
L’alginato di Sodio viene estratto dalle pareti di alghe marine brune come laminaria (Laminaria spp.) e fucus (Fucus vesiculosus e Fucus serratus), strutturalmente è formato da acido D-mannuronico e acido L-glucuronico in percentuale variabile a seconda della fonte di estrazione. In acqua si rigonfia assorbendo parecchie decine di volte il suo peso di acqua e formando una gelatina. Le soluzioni colloidali viscose formate dagli alginati a contatto con l’acqua sono sfruttate anche dalla medicina ufficiale per ostacolare il reflusso gastroesofageo e proteggere la mucosa dello stomaco in presenza di gastrite od ulcere peptiche; spesso l’utilizzo degli alginati in tale contesto avviene in sinergia con fitoestratti.
L’Aloe gel ha una forte relazione con il fuoco, nel suo ambiente caldo e secco, ma anche con l’acqua, come mostra la gelatina acquosa delle sue foglie succulente. Infatti riequilibra i due opposti, tanto è vero che contrasta sia i disturbi “caldi” come stati infiammatori, alito cattivo, bruciori, sia i disturbi “freddi” come debolezza di stomaco, gonfiori, ritenzione. È molto frequente il suo impiego come tonico gastrointestinale. Uno studio effettuato conferma che l’Aloe è in grado di inibire la secrezione di acido cloridrico, capace di rallentare lo svuotamento gastrico facilitando così la digestione. È un ottimo lenitivo ed emolliente della mucosa gastrointestinale ed impedisce alle sostanze irritanti di raggiungere le pareti infiammate, lese o ulcerate, stabilizzando il pH a livello di stomaco e intestino.
La radice di Liquirizia svolge azione citoprotettiva, antinfiammatoria e cicatrizzante sulla mucosa gastrica e duodenale, per la presenza di glicirrizina, sia per contatto diretto con la lesione, sia per stimolo indiretto alla produzione di muco da parte delle cellule della parete gastrica. All’effetto antinfiammatorio della glicirrizina si associa l’effetto antispastico sulla muscolatura liscia esercitato dai flavonoidi. La Liquirizia ha anche proprietà espettoranti, antispasmodiche, antinfiammatorie, antibatteriche e stimolanti del sistema immunitario. Apporta benefici alle mucose infiammate,è utile in caso di raffreddori ed influenze.
Il rizoma dello Zenzero è un antispasmodico gastrointestinale, previene i disturbi digestivi e i crampi addominali attraverso un’azione rilassante sulla muscolatura dell’intestino. Contiene sostanze analoghe agli enzimi digestivi che frazionano le proteine. È un buon rimedio contro la cattiva digestione, combatte Helicobacter pilori e grazie alla presenza di gingerolo e vitamine A, K e B6 aiuta a contrastare bruciore e acidità di stomaco, reflusso gastroesofageo, dispepsia. Tonifica e rafforza il sistema digerente, aumenta la secrezione di saliva e di succhi gastrici, migliora l’irrorazione sanguigna, rilassa la muscolatura gastrointestinale, mantiene in equilibrio la flora batterica intestinale. Nonostante sia uno stimolante gastrico, lo Zenzero è utilizzato tradizionalmente per il trattamento delle ulcere peptiche. È fortemente carminativo ed antisettico a livello del tratto gastrointestinale, indicato nelle infezioni gastroenteriche,in caso di nausea e vomito inclusa la nausea da viaggio e da gravidanza, nelle coliche e nel meteorismo, nelle sensazioni di freddo all’addome e diarrea. Regolarizza il naturale transito intestinale e quindi può essere utile sia contro la diarrea che contro la stitichezza.
I fiori di Calendula svolgono azione antinfiammatoria, coleretica, antisettica e cicatrizzante, sono utili nel trattamento delle infiammazioni del sistema digerente. La Calendula è indicata in caso di gastriti, coliti e malattia di Crohn; l’effetto citoprotettore sulla mucosa gastrica è attribuibile al contenuto in caroteni, mentre i saponosidi hanno un’azione antiulcera. È utile per tonificare le mucose congestionate. È utilizzata per la salute del cavo orale, per contrastare infiammazioni della bocca, della gola, faringiti, tonsilliti, afte, stomatiti o gengiviti. Svolge inoltre azione depurativa del fegato e della cistifellea.
Il Coriandolo agisce sullo stomaco favorendo i processi di digestione e regolando la produzione dei succhi gastrici, sia stimolandoli quando insufficienti rispetto ai bisogni che limitandoli quando in eccesso, riducendo il rischio di gastriti o reflusso. Utile in caso di digestione lenta, spasmi gastrici, colon irritabile, diarrea, dolori di stomaco, colite e mal di testa da cattiva digestione. I potenti agenti antiossidanti del Coriandolo proteggono il fegato e stimolano la naturale capacità di rigenerarsi. In presenza di spasmi intestinali, agisce direttamente sulla muscolatura liscia, riduce l’intensità degli spasmi dovuti anche a peristalsi molto attiva. È utile per gestire il gonfiore intestinale e il conseguente meteorismo limitando la produzione di gas e regolarizzando il transito intestinale. Svolge azione antiossidante, antisettica, detossificante da metalli tossici e inquinanti chimici, favorisce un corretto metabolismo dei carboidrati, è un rilassante muscolare, allevia ansia e induce il buon sonno.
I semi del Fieno greco per l’importante contenuto in mucillagini, aiutano a lenire l’infiammazione gastrointestinale rivestendo la mucosa dello stomaco e dell’intestino, efficaci quindi contro il bruciore di stomaco o il reflusso acido. Ha funzione eutrofica e favorisce la cicatrizzazione delle mucose intestinali; epatoprotettivo è utile per contrastare le affezioni epatiche, in particolare il suo contenuto in colina previene l’accumulo di lipidi nel fegato e aumenta la sintesi epatica dei fosfolipidi. Ha proprietà ricostituenti e stimolanti, anaboliche, stimolanti neuro-muscolari, antianemiche e osteogeniche.
Il rizoma della Galanga fu introdotto in Europa dai medici arabi oltre 1000 anni fa. In linea con la tradizione erboristica cinese e indiana, viene impiegata principalmente per meteorismo, indigestione, vomito e disturbi di stomaco. Svolge azione antibatterica contro diversi patogeni e azione antimicotica contro la Candida albicans. Utile per alleviare le problematiche associate ad ernia iatale quali acidità, tachicardia postprandiale e nausea.
Le proprietà e i benefici dell’Ananas si devono soprattutto alla presenza della bromelina, un enzima presente soprattutto nel gambo. La sua caratteristica principale è infatti quella di rendere facilmente digeribili anche le più complesse proteine. Le sue proprietà digestive erano note già nel XIII secolo. È dotata inoltre di proprietà antinfiammatorie, antiedemigene ed anticoagulanti.