Caffé: MioDottore svela tutto ciò che c’è da sapere
Una delle più grandi e indiscusse passioni che contraddistingue il Bel Paese è sicuramente il caffè: corto, lungo, moca, espresso, americano, macchiato, marocchino, schiumato, caldo, freddo, shakerato… cambiano le forme ma non la sostanza.
Ecco perchè MioDottore – piattaforma leader in Italia e nel mondo specializzata nella prenotazione online di visite mediche e parte del gruppo DocPlanner – ha coinvolto uno dei suoi esperti, la dottoressa Giulia Raponi, nutrizionista di Roma, per far luce sulle proprietà di questa bevanda e sfatare alcuni falsi miti, oltre a scoprire usi inediti del chicco più famoso del mondo.
L’esperta di MioDottore sottolinea che il caffè „è in grado di stimolare il sistema nervoso centrale, in dosi controllate aiuta la concentrazione e riduce la sonnolenza. Recenti studi ne hanno dimostrato, inoltre, l’effetto protettivo nei confronti di alcune malattie croniche come disturbi cardio e cerebrovascolari, diabete, insufficienza renale e tumori”. Essendo una sostanza eccitante può avere degli effetti indesiderati come, ad esempio, „provocare sovreccitazione in caso di abuso, che si manifesta sotto forma di ansia o fatica a prendere sonno nei soggetti più sensibili”. Ecco perchè l’EFSA (Autorità Europea per la sicurezza alimentare) ha stimano che il giusto consumo giornaliero massimo di caffeina è di circa 400mg, pari a 3 tazze di caffè americano. Il caffè, se dosato nel modo giusto, può offrire anche numerosi benefici. Non bisogna mai abusarne in particolare in presenza di malattie o patologie particolari. In ogni caso è sempre bene, consultare uno specialista per valutare situazioni specifiche ed evitare l’insorgere di effetti indesiderati.
Per fare chiarezza e sfatare alcuni miti sulla bevanda la dottoressa Raponi ha quindi stilato un elenco con alcune accortezze, ma anche curiosità.
- È sempre meglio ridurre le dosi per le donne in gravidanza e gli adolescenti
- I soggetti che soffrono di gastrite dovrebbero porre molta attenzione, in quanto il caffè può peggiorarne i sintomi.
- Un consumo moderato non è affatto nocivo e assolutamente non comporta danni al fegato.
- È bene evitare di berlo subito dopo i pasti dato che „va ad interferire con l’assorbimento di alcune sostanze come il ferro e il calcio, riducendo l’assorbimento di queste sostanze di circa il 20%”. Dettaglio da tenere in conto in particolare tra gli anziani.
- Per chi proprio non riesce a rinunciare al rito, dopo il terzo caffè della giornata è consigliabile proseguire con miscele decaffeinate.
Analogamente, la specialista di MioDottore ha individuato 3 usi alternativi, ma altrettanto utili, del caffè:
- Deterrente dei cattivi odori – porre la polvere in frigo aiuta ad assorbire odori sgradevoli, così come strofinarla sulle mani e risciacquandola dopo aver maneggiato del pesce fresco, aglio o cipolla: un vero rimedio a costo zero!
- Scrub naturale – mescolare la polvere del caffè ad un componente oleoso permette di avere la pelle rigenerata in pochi minuti, anche se la crema è appena finita.
- Aromatizzante naturale – aggiungere qualche goccia di caffé allo yogurt greco bianco permette di assicurare gusto al proprio spuntino, evitando gli zuccheri aggiunti e rimanendo perfettamente in linea.
In caso di dubbi e quesiti, su MioDottore si possono ottenere rapidamente risposte utilizzando la sezione Chiedi al dottore del sito, dove rivolgere le proprie domande agli esperti della piattaforma ricevendo un riscontro professionale entro massimo 48 ore.