FINGERSI MALATI PER NON ANDARE AL LAVORO? NON È SBAGLIATO PER IL 20% DEGLI ITALIANI
Un quinto (20%) degli impiegati italiani ritiene che non sia sbagliato “darsi malato” al lavoro quando non si ha proprio la voglia di andarci, mentre un buon 65% non è d’accordo. Questi i dati emersi dallo studio People Unboxed di ADP – società leader mondiale nell’Human Capital Management – che ha intervistato più di 2500 lavoratori tra Francia, Germania, Italia, Olanda e Regno Unito.
Tra coloro che si dicono d’accordo un 20% ritiene che i giorni ideali per assentarsi come “malati immaginari” siano 2, un altro 20% arriva a 3 giorni, l’11% rimane fermo a un solo giorno, il 15% ritiene ci si possa spingere anche a 4 ma addirittura il 19% crede che si possa anche fingere tra i 5 e i 10 giorni.
In Europa le modalità del “darsi malato” variano. Sono gli inglesi e i francesi i più propensi a fingere con una percentuale rispettivamente del 23 e 27%, segue la Germania con un 21%, l’Italia con il 20% e l’Olanda con il 16%.
Virginia Magliulo, General Manager di ADP commenta i risultati della ricerca: “Tutti sappiamo quanto l’assenza degli impiegati costi alle aziende, per questo bisogna prevenire il fenomeno delle finte malattie. Visto che troppo spesso questa tendenza è legata all’insoddisfazione dei lavoratori, i datori di lavoro hanno un compito fondamentale nell’invertire questo atteggiamento preoccupante. In un periodo di continuo cambiamento politico, economico e tecnologico, le imprese devono avere una forza lavoro stabile, coerente e impegnata. I leader aziendali hanno bisogno di costruire un rapporto diretto coi propri dipendenti, utilizzando la trasparenza per creare fiducia e fornire sviluppo e supporto per costruire una forza lavoro impegnata. Tutto ciò non solo cambierà l’attitudine dei lavoratori nei confronti dei giorni di malattia, ma contribuirà anche a fidelizzarli.”
Il dato italiano fa riflettere, soprattutto se rapportato anche al fatto che tre quarti (79%) degli impiegati ha confessato di aver provato spesso un malessere mentale al solo pensiero di andare a lavoro. Di questo 79% solo il 4% dice di provarlo più volte in una settimana, mentre l’11% più volte al mese. Il 23% dice diverse volte all’anno, ma non tutti i mesi, e il 36% raramente, solo una o due volte all’anno.
Inoltre l’8% degli italiani ha dichiarato di pensare alle dimissioni praticamente quasi tutti i giorni, il 5% almeno una volta a settimana, l’8% almeno una volta al mese. Un buon 44% si dice invece contento e di aver pensato alle dimissioni solo una o due volte in tutta la sua carriera e il 35% dice addirittura di non averci mai pensato.