MALATTIA DELLE VETRINE, QUANDO I VASI DELLE GAMBE  SONO OCCLUSI

L’arteropatia è una malattia delle vene che può essere silente nelle prime fasi e poi manifestarsi con dolore alla deambulazione. Ciò a causa della parziale occlusione o restringimento dei vasi e della minore quantità di sangue circolante che porta ad un minore afflusso di sangue ai muscoli.

Il paziente quindi zoppica oppure il dolore lo costringe a fermarsi ogni tot di metri perché solo il riposo gli da sollievo. La ‘claudicatio’ intermittente  é anche nota come ‘malattia delle vetrine’, caratterizzata da dolore più frequentemente al polpaccio, ma eventualmente anche a coscia e piede.  Nei casi più gravi si verifica una vera e propria ischemia dovuta alla compromissione della circolazione con dolore e formazione di ulcere cutanee. I pazienti con AOP sono da considerare ad altissimo rischio di complicanze vascolari, sia locali che in altri distretti come il cuore ed il cervello, in modo del tutto indipendente dal fatto che la malattia sia sintomatica o ancora silente e, spesso, misconosciuta.

“Eppure nella maggioranza dei casi la diagnosi potrebbe essere effettuata anche dal medico di medicina generale con una semplice misurazione della differenza di pressione a livello di braccio e caviglia eseguita con un manicotto e un doppler portatile.  L’indice della differenza tra i due livelli pressori può documentare precocemente l’aterosclerosi degli arti inferiori in pazienti a rischio portatori di diabete, ipertensione, livelli elevati di colesterolo, sindrome metabolica, obesità, fumo di sigaretta e vita sedentaria, tutte situazioni facilmente individuabili con un’ accurata anamnesi” spiega Giudo Arpaia Presidente della Società di Angiologia e Patologia Vascolare al recente congresso che si è da poco concluso a Cagliari.

 

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