Paolo Chiesi riceve la Laurea Honoris Causa presso il Karolinska Institutet di Stoccolma
Chiesi Farmaceutici ha annunciato che Paolo Chiesi, Vicepresidente del Gruppo Chiesi, è stato insignito della Laurea ad Honorem presso il Karolinska Institutet di Stoccolma per il suo impegno decennale nel trattamento dei polmoni nei neonati pretermine. La cerimonia avrà luogo questo pomeriggio nella City Hall di Stoccolma. La Laurea ad Honorem del Karolinska Institutet (KI) viene concessa solo a laureati che hanno dimostrato un grande impegno in ambito scientifico, nei confronti dell’umanità o per il KI, o che abbiano in altri modi favorito la ricerca e lo sviluppo all’interno della sfera di interesse del KI, ma non hanno ricevuto un dottorato.“Sono molto onorato di aver ricevuto questo riconoscimento da uno dei più prestigiosi e affermati atenei di Medicina al mondo. Sarà inoltre una bella opportunità per incontrare di nuovo alcuni dei più eminenti ricercatori con cui ho lavorato negli anni Ottanta. La nostra collaborazione è proseguita negli anni divenendo anche, nel corso del tempo, una profonda amicizia”, commenta il Dott. Paolo Chiesi.
Un trattamento salvavita per i neonati prematuri. Il riconoscimento premia l’impegno di Paolo Chiesi per il suo impegno decennale per un surfattante il cui principio attivo è il Poractant alfa. Il trattamento è stato sviluppato negli anni Ottanta da Tore Curstedt e Bengt Robertson, due ricercatori del Karolinska Institutet di Stoccolma, per prevenire il fenomeno del collasso polmonare nei neonati prematuri. Il surfattante polmonare è una sostanza che ricopre i polmoni e che ha il compito di facilitare la respirazione. Alcuni neonati, specialmente quelli nati pretermine, spesso non producono una quantità sufficiente di surfattante per la corretta funzionalità polmonare, e questo può determinare la Sindrome da Distress Respiratorio, che si caratterizza per respiro corto, deficit di ossigeno e che può condurre, in casi estremi, alla morte. Negli anni, più di 4 milioni di neonati prematuri sono stati trattati con questo medicinale che adesso è distribuito in 97 paesi.
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