Diarrea del viaggiatore: 5 regole d’oro “salva vacanza”
Estate, tempo di relax e viaggi. Ma se la meta è una località esotica, meglio prestare attenzione per evitare un disturbo tanto diffuso quanto insidioso: la diarrea del viaggiatore, una forma di enterite o gastroenterite, causata da un’infezione di germi patogeni (batteri – in primis l’Escherichia Coli e gli Stafilococchi – virus e protozoi), che colpisce chi soggiorna in Paesi che presentano scarse condizioni igienico-sanitarie o sono legati a situazioni di infettività maggiori di alcuni microrganismi rispetto ad altri. Le zone più a rischio: il Centro Africa, il Kenya, l’Uganda, la regione atlantica del continente africano – come la Costa d’Avorio – l’area mediterranea verso il Medio Oriente e il Sud-Est asiatico.
Il disturbo si manifesta con un’eccessiva scarica diarroica. Per questo motivo, è fondamentale procedere quanto prima a un’adeguata reidratazione: un rimedio valido per gli adulti e ancor più nei bambini.
Ecco le regole da seguire per non rovinarsi la vacanza:
- Iniziare una terapia con probiotici prima della partenza e continuarla per tutta la durata della permanenza in Paesi a rischio.
- Scegliere con cura il luogo di villeggiatura e valutare accuratamente lecondizioni igieniche dell’ambiente in cui si andrà a soggiornare.
- Disinfettare i cibi con presidi igienico-sanitari e lavarsi bene le mani.
- Assicurarsi di assumere acqua da bottiglie sigillate e non bere acqua corrente, di cui non si conosce il grado di potabilità.
- All’aggravarsi dei sintomi rivolgersi a un medico al fine di prevenire eventuali patologie che potrebbero peggiorare e creare uno stato di allerta, soprattutto quando si è in un Paese straniero.
Per contrastare la gastroenterite, oltre all’utilizzo di farmaci sintomatici e antibiotici ad ampio spettro a carico dell’apparato digerente, in grado di agire sui microrganismi patogeni, un valido aiuto arriva anche dai probiotici che se assunti in quantità adeguate, si rivelano utili anche per preparare il microbiota intestinale al fine di frenare l’insorgenza di ceppi “cattivi”.
Il pool di Lactobacillus plantarum LP01, Lactobacillus delbrueckii LDD01 e Lactococcus lactis subsp. cremoris LLC02 consente di riequilibrare la flora batterica del colon, inibendo la crescita delle specie patogene e prevenendo la comparsa di infezioni gastrointestinali.
Per i bambini, invece, un valido alleato è rappresentata dall’associazione dei 2 ceppi batterici più studiati in pediatria: il Lactobacillus reuteri LRE02 e il Lactobacillus rhamnosus LR04.