Una mente diversa. Raccontare l’autismo e scacciare i suoi fantasmi di Federico De Rosa Commenti di Flavia Capozzi

«L’autismo non è un errore da corregge­re, ma una diversità che si può capire e apprezzare»: ecco perché è necessario farsi un’idea di cosa percepisca, quali emozioni provi, quali siano le difficoltà e le speranze di una persona autistica immersa in una realtà ostile, quella che per altri è semplice vita quotidiana.

Federico De Rosa si immerge nelle pro­fondità della sua “mente diversa” dipin­gendone con cura le caratteristiche, anche le più minute, e regalandoci una descri­zione insolita e affascinante. Anche grazie al contributo della neuropsichiatra Flavia Capozzi, si tenta così di «aprire uno spira­glio di luce nell’oscura e silenziosa prigio­ne dell’autismo», una gabbia da scardinare pezzo dopo pezzo ma che spesso alimen­tiamo con le nostre paure. Solo in questo modo si potrà iniziare il lungo percorso che dall’essere diversamente abile conduce al «diventare diversamente felice».

Federico De Rosa, Una mente diversa. Raccontare l’autismo e scacciare i suoi fantasmi, Edizioni San Paolo 2020, pp. 176, euro 14,50

Federico De Rosa (Roma, 1993) è una persona autistica. Dopo aver passato i primi anni della sua vita isolato in se stesso, oggi si dedica al racconto e alla riflessione sull’autismo. Promuovendo un approccio realista ma lontano da ogni vittimismo, De Rosa vuole aiutare genitori, insegnanti e terapisti a comprendere meglio l’autistico con cui vivono o lavorano, per raggiungere insieme a lui (o a lei) una sempre maggiore integrazione.

Collabora con le riviste Città Nuova e Vocazioni; con Edizioni San Paolo ha pubblicato Quello che non ho mai detto (2014) e L’isola di Noi (2016).

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