Policlinico Messina progetta il futuro: dall’emergenza Covid19 al volano di sviluppo strutturale
Policlinico Messina progetta il futuro: dall’emergenza Covid19 al volano di sviluppo strutturale
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di Maria Grazia Elfio
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“Il Policlinico G. Martino si doterà di una struttura che in futuro consentirà di fronteggiare immediatamente emergenze come quella legata al Covid19, senza la necessità di ulteriori riorganizzazioni. Ciò è stato possibile grazie allo sblocco di un finanziamento che era fermo da una decina di anni e agli ulteriori fondi che la Banca d’Italia ha destinato alla Regione Siciliana, la quale a sua volta ha scelto l’A.O.U. come Azienda, unica in Sicilia, che ne beneficerà”. Lo annuncia il direttore generale del Policlinico Universitario di Messina Giuseppe Laganga, anticipando parte del più ampio progetto di riorganizzazione che riguarderà la struttura messinese nei prossimi mesi. L’impegno strutturale infettivologico del prossimo futuro si evince dall’obiettivo tracciato di pervenire “Ad un polo per malattie infettive/pneumologia con servizi dedicati di diagnostica e trattamento con degenza ordinaria, possibilità di isolamento a pressione negativa, oltre alla disponibilità del servizio di radiodiagnostica per immagini e di un blocco operatorio dedicato”.
Il G. Martino è stato ampiamente protagonista della gestione della pandemia Covid e, al di fuori della logica emergenziale, dunque, sembra aver colto a pieno l’opportunità di disegnare il futuro valorizzando al massimo i dati dell’esperienza, che oramai impone di ripensare al management delle aziende ospedaliere collocando al centro delle agende programmatiche anche la possibilità di future pandemie, che Covid19 ci ha insegnato vanno ormai affrontate in chiave globale, perché per quanto geograficamente lontane sfuggono alla stringente logica dei confini territoriali. Infatti, afferma Laganga: “Gli interventi mirano a trarre insegnamento dall’esperienza fatta negli ultimi mesi”. La riorganizzazione a 360 gradi, più volte annunciata anche dal Magnifico Rettore di Messina, prof. Salvatore Cuzzocrea si deve anche all’attenzione di quest’ultimo, che ha fortemente valorizzato le professionalità e le peculiarità della struttura assistenziale e di ricerca del Policlinico, riuscendo a trasformare un momento critico come quello dell’emergenza Covid19 in un ulteriore spin-off che ha tutte le carte in regola per rappresentare un volano di sviluppo per i prossimi anni.
Tra le future novità anticipate per il Policlinico della Città dello Stretto spicca anche la previsione al Padiglione E “della realizzazione di una piastra per le emergenze, con un nuovo blocco operatorio destinato alla chirurgia toraco-vascolare”.
Intanto, nel presente, a seguito della disposizione regionale che consente di programmare l’uscita dalla fase emergenziale per riprendere con gradualità anche l’attività assistenziale non urgente sospesa, e nel contempo ridurre il contingente dei posti letto di degenza adulti di malattie infettive/pneumologia e terapia intensiva ad uso esclusivo di pazienti Covid-19, l’A.O.U. Policlinico “G. Martino” di Messina prosegue nel lavoro di programmazione che porterà a breve ad una riorganizzazione dei servizi. In particolare, già nelle prossime settimane si provvederà a restituire alla piena fruizione dell’utenza il Padiglione H, che negli ultimi mesi ha ospitato il Covid Hospital. Tutta l’attività relativa ai pazienti affetti da coronavirus e all’unità di Malattie infettive sarà, quindi, trasferita al primo piano del Padiglione C, dove inizierà anche l’importante opera di ristrutturazione che riguarderà la restante parte dell’edificio in linea coi progetti futuri. “Nelle more del completamento dei lavori versus l’obiettivo polo per malattie infettive/pneumologia – che dureranno poco meno di un anno – il reparto di Pneumologia resterà, invece, al Padiglione H”.
“Ai numerosi interventi strutturali – sottolinea il manager Laganga – si aggiungono una serie di opere indispensabili per garantire agli utenti di tornare a fruire in piena sicurezza delle prestazioni dell’A.O.U., utilizzando percorsi protetti e sottoponendosi a controlli prima dell’ingresso nei padiglioni o del ricovero in reparto” e, soffermandosi sulla gestione della fase due – che ci impone di non abbassare la guardia – il DG precisa altresì: “Come disposto dalle linee guida regionali, restiamo assolutamente vigili nel caso in cui malauguratamente la curva dei contagi dovesse tornare a crescere e siamo pronti a riattivare immediatamente spazi più ampi da destinare al Covid Hospital”.
Nella foto
sotto il titolo il dg del Policlinico di Messina Giuseppe Laganga
nel testo il Magnifico Rettore Salvatore Cuzzocrea