LO SMART WORKING E’ SUPERATO, ORA SI PASSA AL FUN WORKING

Un team di esperti della Zamperla, eccellenza italiana che produce giostre per i più importanti parchi di
divertimento del mondo e Strategy Innovation, spin-off di Ca’Foscari, hanno messo insieme un sociologo,
un’italianista e una psicologa per studiare un modello che
consenta di superare il perimetro dello smart working e
includere il concetto di benessere: il Fun Working. Divertirci,
dedicarci ai nostri hobby e interagire con la famiglia è possibile
anche quando si lavora, senza rischiare di intaccare la serietà
professionale. E’ proprio lo smart working, questa modalità di
lavoro diventata protagonista del 2020, che rappresenta una
risorsa incredibile per permettere l’unione di questi opposti.
Le cinque regole d’oro che gli esperti hanno individuato per integrare smart e fun working sono:
1) spiegare ai figli la situazione: renderli partecipi è il modo migliore per rassicurarli e permettergli di vivere
serenamente la nuova quotidianità;
2) avvertire i colleghi e clienti delle possibili interruzioni: non siete gli unici, la comprensione è pressoché
assicurata;
3) creare una zona smart working: una vostra postazione che vi permetta di lavorare senza interruzioni;
4) creare una zona fun working: una zona che a differenza della precedente vi consenta, sì, di lavorare, ma
condividendo lo spazio con i bambini e concedendovi delle interruzioni per passare del tempo con loro;
5) imparare a capire quando essere smart e quando essere fun
Fondamentale diventa anche la progettazione degli spazi per far sì che nelle brevi pause le persone, che in
ufficio berrebbero un caffè con il collega, possano fare qualcosa che gli piace veramente (cyclette, yoga,
disegnare, ascoltare la musica, coltivare un hobby).
Rimane solo da tenere d’occhio i tempi per evitare il rischio che gli impegni professionali e le video call non
lascino spazio ad altro.

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