La salute degli occhi ai tempi del Covid: visite di controllo in calo del 50%
Le eccellenze chirurgiche Italiane al Congresso Digitale SOI della Società Oftalmologica Italiana. Al simposio anche il monito degli esperti: calano visite oculistiche ed attività chirurgiche. Servono le linee guida per garantire ai pazienti la totale sicurezza
Le visite oculistiche e le attività chirurgiche in tal senso sono diminuite del 50%, un dato evidenziato dalla Società Oftalmologica Italiana , che ha acceso i riflettori sulla criticità della situazione determinata dall’epidemia di Covid 19 anche sulla prevenzione e la salute oculare. Occasione di dibattito scientifico sul tema è stato II Congresso Digitale SOI della Società Oftalmologica Italiana, appuntamento di quattro giorni dedicato ai temi e alle sfide del settore oftalmologico, che si è concluso il 29 Novembre a Roma. Per questo si è sottolineata l’importanza di seguire le linee guida e garantire ai pazienti la totale sicurezza. L’evento ha visto la partecipazione di circa 3000 medici oftalmologi, di cui 250 internazionali che si sono confrontati in maniera attenta e lucida, anche sulle linee guida comuni anti Covid, con l’obiettivo di mantenere un servizio efficiente ed attento ai pazienti e di dare dimostrazione delle tecnologie e tecniche più avanzate in tal senso. L’evento ha registrato un record di presenze, come spiega il Presidente SOI il professor Matteo Piovella: “Quello che ritengo importante oltre ai numeri è stato l’entusiasmo della rinascita dopo le grandi difficolta di questi ultimi mesi”.
Il presidente ha poi sottolineato come la chirurgia oculistica italiana sia tra le migliori al mondo e di come ne abbia dato prova anche durante la fase attiva del Congresso, sviluppata durante la terza giornata, che ha visto partecipare anche il Policlinico San Marco di Zingonia (BG) con la Live Surgery trasmessa in diretta dalla struttura. Nello specifico è stato dato lustro alle nuovissime tecnologie utilizzate presso il Policlinico e già esempio per molti oftalmologi sia italiani che
stranieri: «Questa è un’ulteriore evidenza dell’avanguardia dell’equipe chirurgica del Policlinico, che si distingue per la tecnologia e diventa riferimento internazionale non solo per la chirurgia della cataratta ma anche della chirurgia corneale e del glaucoma» con l’uso intraoperatorio in queste particolari e delicate chirurgie del Tomografo a Coerenza Ottica, introdotta per la prima volta al mondo proprio dal Nostro ospedale, sottolinea il Professor Claudio Savaresi, responsabile dell’unità complessa di oftalmologia del Policlinico San Marco, che conclude «ancora una volta nei congressi più importanti a livello internazionale il nostro ospedale ha fatto valere la sua voce autorevole nel segno della innovazione tecnologica e soprattutto chirurgica».