Sicurezza nelle scuole: al via in Puglia il progetto pilota di SIMA
Parte dalla Regione Puglia il progetto pilota “Misuriamo la CO2 a scuola” della Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA). Obiettivo: controllare, attraverso la concentrazione della CO2, l’areazione in classe per conoscere e ridurre il rischio di trasmissione di Covid-19.
In questi ultimi mesi è stato, infatti, verificato che il virus SARS-COV2 si trasmette maggiormente in ambienti indoor, che devono essere pertanto opportunamente aerati e purificati. Un modo facile e a basso costo è misurare la quantità di CO2: maggiore è la sua concentrazione e più alto è il potenziale rischio di contagio, in quanto l’aria presente nell’ambiente potrà essere respirata più volte dai diversi individui che lo occupano.
A tale scopo, il sistema di monitoraggio continuo della qualità dell’aria indoor è un vero e proprio sistema di sicurezza per la salute delle persone. Promuovere un’ottimale qualità dell’aria in un’aula scolastica, oltre a garantire il pieno benessere psico-fisico di studenti, docenti e collaboratori scolastici, favorisce anche un migliore rendimento degli alunni.
Nel progetto pilota sono coinvolte dodici scuole del territorio pugliese: Lecce, Taranto, Brindisi, Bari, Molfetta, Bisceglie e Foggia. Fondamentale, per l’avvio dell’iniziativa, la collaborazione con le amministrazioni comunali di Taranto, Bari, Bisceglie e Foggia e con le dirigenze scolastiche dei plessi coinvolti.
L’attività sperimentale di SIMA si avvale del supporto tecnologico della startup innovativa tarantina Befreest che, attraverso l’utilizzo del dispositivo intelligente “nose” e sfruttando la tecnologia IoT, permette la rilevazione in tempo reale della concentrazione di CO2 negli ambienti confinati.
Il progetto, coordinato dal professor Gianluigi De Gennaro, Chimico dell’Ambiente dell’Università di Bari, consentirà di istruire dirigenti e insegnanti a verificare l’efficacia dei protocolli SIMA e ad attivare azioni tempestive semplicemente controllando la concentrazione di CO2. Grazie al suo monitoraggio in continuo sarà, inoltre, possibile classificare le aule in quattro categorie di rischio nelle differenti condizioni di utilizzo (numero di occupanti). Tale classificazione è indispensabile per comprendere quali siano le aule dove è sufficiente protocollare l’apertura di porte e/o di finestre e dove invece risulta indispensabile dotare gli ambienti di sistemi di purificazione o di ventilazione.
Tutti i parametri rilevati confluiranno in una apposita app o web application in cui si potranno leggere in tempo reale i dati acquisiti, disporre dello storico, compiere analisi e valutare gli effetti della tecnologia messa in campo.