Rondanini Salumi, un’industria al femminile
Una storia che si ripete, quella di Rondanini. Un’altra donna determinata al comando dell’azienda. È Annamaria Bruno, moglie di Luca Cividini, ultimo proprietario della storica impresa lombarda, la cui esperienza è vista in parallelo con quella di Maria Saldarini, moglie del fondatore Luigi Rondanini. Due donne che, per il bene dell’azienda, si sono messe in gioco.
Annamaria Bruno Cividini: amministratore unico
Nel novembre 2019 la dottoressa Annamaria Bruno è diventata Amministratore Unico della Rondanini Srl, prendendo il posto del marito, che aveva rilevato l’azienda nel 2001.
In un primo momento lo ha fatto per senso di responsabilità, verso la propria famiglia e i dipendenti dell’azienda; e anche per rispetto del tanto lavoro fatto da Luca Cividini.
L’idea, un po’ romantica, di proseguire e coltivare un’attività di Luca, si è presto trasformata in una passione per il prodotto, la storia quasi centenaria dell’azienda, il ‘saper fare’ dei suoi addetti. Tutto ciò ha portato Annamaria, insieme al direttore di produzione Davide Biasion, a studiare e sperimentare nuovi prodotti e a riscoprire le tradizionali ricette dell’azienda.
Maria Saldarini Rondanini: la fondatrice ‘morale’ del salumificio
Maria Saldarini conobbe Luigi Rondanini grazie ai suoi salumi. Luigi, infatti, aveva imparato l’arte della norcineria da un salumiere di Busto Arsizio, si era messo poi in proprio e aveva aperto un laboratorio a Busto Garolfo nel 1925; da qui, con un calessino, partiva e andava a consegnare i prodotti nei paesi della zona, tra cui Casorezzo il paese di Maria. Si sposarono nel 1931 e, insieme, proseguirono l’attività.
Maria si occupava della gestione amministrativa e degli addetti che, nel giro di poco tempo, passarono da 3 a 20. Dopo la seconda guerra mondiale, durante la quale l’azienda venne messa sotto sequestro dai nazisti ed utilizzata come deposito delle derrate delle truppe di occupazione, Maria e Luigi ebbero la lungimiranza di pensare in grande: acquisirono uno stabilimento e nel 1955 il Salumificio Luigi Rondanini divenne una Società per Azioni.
Maria, quando mancò Luigi, insieme al figlio Gianni, proseguì nell’attività, riuscì a mantenere alta la reputazione qualitativa dell’azienda di famiglia e ad espandersi nei mercati dell’Italia Centrale e Meridionale. La nuova leadership seppe riconoscere le opportunità offerte dalle innovazioni tecnologiche e l’azienda fu tra le prime in Italia ad adottare la tecnica del sottovuoto, che garantì una forte presenza del marchio nei supermercati italiani.
Nel 1967 Maria Saldarini venne premiata con l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, vedendo così riconosciuti il suo impegno e le sue indubbie capacità imprenditoriali.
Due storie apparentemente simili, di due donne che hanno certamente in comune la passione per il prodotto e la curiosità di sperimentare.
Le donne e l’innovazione
L’esempio di Maria Saldarini ha incoraggiato Annamaria Bruno che, al suo insediamento in azienda, si è preoccupata di rinsaldare la squadra dei suoi addetti, conquistandone stima e fiducia, ha riorganizzato lo stabilimento portando avanti investimenti importanti ed ha assunto una giovane laureata, tecnologa alimentare, per garantire un controllo costante della qualità del prodotto e del processo produttivo.
Nel contempo, ha effettuato un restyling sia del logo aziendale, sia del sito www.rondaninisalumi.com, ha aperto lo shop on line ed ha posto le basi per affrontare il mercato estero. Rondanini è già presente in Francia, Belgio e Germania con i suoi prodotti biologici.
L’attenzione alla qualità del prodotto è per lei irrinunciabile ed ha stimolato la riscoperta delle ricette di casa Rondanini, in particolare per Rondinella e Prosciutto Cotto, allineandole agli standard nutrizionali e qualitativi dei migliori prodotti attualmente presenti sul mercato.
Alla guida di Annamaria Bruno, Rondanini ha affrontato il terribile periodo della pandemia, in cui non ha mai fermato la produzione e, anzi, ha studiato un prodotto innovativo: il Curcotto, prosciutto cotto di alta qualità, con aggiunta di curcuma e anice stellato, spezie le cui proprietà benefiche, per la protezione dell’organismo e il rafforzamento delle difese immunitarie, sono universalmente riconosciute. Un prodotto nato dalle esigenze di attenzione alla salute, fondamentali nel mondo post Covid e, al tempo stesso, molto gradevole, di alta qualità e certificato gluten free.
Rimanere solidi e tenere fede ai propri principi, in questo mercato, non è facile. La cifra stilistica di Rondanini è quella di un’industria alimentare con una forte componente di artigianalità, innovativa nel suo approccio produttivo seppur molto lontana dagli stabilimenti completamente automatizzati che si stanno sviluppando con l’industria 4.0.
Annamaria, però, con la sua squadra è convinta che un prodotto di qualità, in questo particolare settore, non può prescindere dall’abilità e dal ‘saper fare’ di chi lo produce e continuerà a lavorare per servire ai propri clienti un prodotto qualitativamente eccellente, curato e seguito, in ogni fase della sua produzione, da personale fiero di potere ancora affermare che, per quanto rinnovata, la tradizione di Rondanini è stata conservata: come una volta e come vuole la sua storia. Una storia, anche, di donne.