Inglese, scienze e matematica si imparano cucinando. Come? Con KidsCook.It, il primo club di cucina per bimbi nato in Italia durante il lockdown
«Attraverso l’atto del cucinare è possibile riappropriarsi di tempo prezioso per rafforzare il legame con i nostri figli, costruendo con loro ricordi positivi e unici». Danielle Bolla, Kids Cook It
Chi prepara il pranzo domenica? I bambini! È tempo di riunirsi in cucina per festeggiare famiglia, amici e buon cibo! Kids Cook It è un progetto studiato per i bambini italiani e partito l’anno scorso, in piena pandemia. Ogni mese, i giovani chef ricevono a casa un pacco con ricette a tema, gadget da cucina, liste della spesa, attività e progetti artistici da realizzare, tutti incentrati sul tempo trascorso in cucina con la famiglia.
Durante il lockdown tante famiglie hanno iniziato a cucinare, panificare, preparare dolci, riappropriandosi di un tempo che sembrava essere stato perso, insieme a una serie di gesti e consuetudini che anche adesso, a distanza di un anno, vale la pena non lasciarsi alle spalle. Per questo è nato Kids Cook It, un progetto che unisce la famiglia intorno all’atto del cucinare e, tra le altre cose, promuove temi importanti come lo spreco alimentare e un’alimentazione sana insieme alla sicurezza in cucina, oltre a temi divertenti come Halloween o i regali di Natale fatti in cucina che proprio in questi giorni è il tema del nuovo shop online. Il progetto si basa su kit composti da bellissime scatoline che i bambini adorano ricevere.
Imparare in cucina
Kids Cook It è il primo nel suo genere. Nato durante il lockdown, quando i bambini avevano bisogno di qualcosa in più da fare in casa, oggi continua a proporre modi innovativi per mantenere i piccoli impegnati nell’apprendimento. La cucina è il luogo più naturale per scoprire divertenti lezioni di scienza e matematica e ogni mese Kids Cook It fa un ulteriore passo avanti includendo anche informazioni culturali e vocaboli della lingua inglese.
I genitori possono scegliere tra abbonamenti da 3, 6 e 12 mesi, a partire da 24 euro al mese, ma sono disponibili anche kit singoli senza abbonamento. La prima scatola che i bambini ricevono contiene il kit di benvenuto che comprende misurini e cucchiai in american style, un modo meraviglioso per i bambini di imparare a misurare senza preoccuparsi troppo della precisione assoluta.
Approvato dalla dietista
Prodotto e stampato in Italia, Kids Cook It, ha da poco annunciato una collaborazione con la nota dietista e influencer Verdiana Ramina, che ha dato il proprio sigillo di approvazione su tutti i kit. Insieme a Verdiana è stato anche creato un kit per tutta la famiglia, non solo per i bambini, che insegna ai genitori la piramide alimentare, la pianificazione dei pasti e i consigli per un’alimentazione sana.
L’iscrizione al programma Kids Cook It rappresenta un’idea regalo utile e costruttiva. Ogni mese i bambini raccolgono adesivi di merito e dopo tre mesi ricevono un premio per i loro sforzi in cucina. Le ricette mensili possono essere raccolte in quattro ricettari stagionali e negli album personalizzati. Inoltre, su Kids Cook It sono disponibili per l’acquisto grembiuli, utensili da cucina per bambini e tanti altri regali.
Come nasce Kids Cook It?
L’idea è di due mamme americane, Danielle Bolla e Michelle Freeborn, che si sono conosciute in Italia nel 2012 e hanno avviato una collaborazione creando una azienda di import/export di cibo e casalinghi italiani in California. Ambedue sposate con mariti italiani, e con bimbi che vanno dai quattro ai tredici anni, le due mamme hanno fondato Kids Cook It nel 2020 per dare una risposta intelligente alle richieste di attenzione che durante il periodo di chiusura forzata arrivavano dai piccoli di casa. «Lo sappiamo in prima persona, il tempo trascorso in cucina con i bambini crea spazio per conversazioni importanti e confidenze sulle loro esperienze quotidiane» racconta Michelle. «Volevamo lanciare questo progetto da molto tempo e oggi sappiamo che, con tutto quello che sta accadendo nel mondo, è il momento giusto». Spiega Danielle. «Sia i bambini che i genitori hanno bisogno di uno strumento del genere. Abbiamo aspettato la riapertura della nostra tipografia locale per avviare questo progetto perché per noi è importante una realizzazione tutta made in Italy».