Natale in Umbria, tra le mura del borgo di Cannara e nel piccolo castello di Collemancio A Cannara Babbo Natale viene dal Fiume
Sita nel cuore dell’Umbria, Cannara (Pg), dove San Francesco predicò agli uccelli, deriva il suo nome dalla parola “canna”, poiché sorge su una zona acquitrinosa e ricca di canneti, lungo la sponda sinistra del fiume Topino, al centro della Valle Umbra, proprio di fronte ad Assisi e Spello.
Nota per due prodotti di eccellenza locale: la Cipolla Rossa, che si contraddistingue dalle altre grazie ad una particolare dolcezza, morbidezza e digeribilità tanto da essere utilizzata anche per alcuni dolci; e per la Vernaccia DOC, un vino passito antichissimo prodotto con uva Cornetta, una varietà a bacca nera autoctona molto rara e tannica; Cannara è anche patria del Terz’Ordine Francescano, l’ordine fondato da S. Francesco per accogliere tutte le persone laiche che volevano seguire la regola francescana.
Nel mese di dicembre 2021 e fino al 6 gennaio 2022, a Cannara si festeggia il Natale e nel centro storico del borgo, si terranno una serie di iniziative per grandi e bambini: la “Fabbrica di Biscotti di Natale”, l’arrivo di san Niccolò, i presepi per le vie del centro storico, il Mercatino di Natale e dei prodotti tipici. Non mancheranno le degustazioni dei prodotti di eccellenza locali e i momenti musicali in Piazza e per le vie del centro storico con il Coro Polifonico “Concentus Vocalis” che nel momento dell’accensione dell’Albero di Natale, l’8 dicembre si esibirà nei tipici “Canti di Natale sotto l’Albero”, la “Sarabanda” animerà la piazza domenica 12 dicembre, mentre i “Towerbridge Band” si esibiranno domenica 19 dicembre.
Da non perdere per giovedì 23 dicembre “Babbo Natale vien dal Fiume”, a Cannara infatti l’accesso al centro storico passa per il Ponte sul fiume Topino, da dove sarà possibile ammirare l’arrivo di Babbo Natale in barca che dopo aver risalito il fiume, porterà i doni ai bambini in Piazza.
Cannara è una tappa de “I Borghi delle due valli – crocevia di esperienze” il nuovo progetto umbro di turismo integrato che coinvolge i territori di Torgiano, Bettona, Cannara e Collazzone attraverso la realizzazione di una rete territoriale di esperienze ed itinerari da percorrere anche a piedi ed in bicicletta, che puntano a valorizzare il ricco patrimonio di eccellenze ed attrattori artistici, culturali, enogastronomici, folkloristici, ambientali, paesaggistici, artigianali, dei borghi coinvolti.
È per tale ragione che anche il piccolo castello di Collemancio, a partire dall’8 dicembre, sarà addobbato a festa per accogliere i visitatori che potranno godere delle iniziative natalizie, con assaggi di prodotti di eccellenza locale e vino caldo, in attesa del Natale e poi dall’arrivo di Babbo Natale la sera del 24 dicembre e a seguire l’arrivo della Befana nel pomeriggio del 6 gennaio.
Il pittoresco borgo di Collemancio merita una visita. Le solide mura a strapiombo e il robusto cassero a protezione della principale porta d’accesso, dove è scolpito lo stemma del borgo, una torre sormontata da un cassero e merli guelfi, rievocano un fascino antico ancora vividamente presente. In questa località si possono ammirare i resti dell’antico municipio romano di Urvinum Hortense sorto nel I secolo a.C., dove gli scavi archeologici hanno riportato alla luce molti reperti esposti in modo permanente nell’Antiquarium e nel Museo della Città di Cannara, tra cui è degno di nota il mosaico di 65 metri quadrati appartenente alle terme datato tra la fine del I secolo e gli inizi del II secolo d.C. Rappresenta scene nilotiche con animali esotici, con una folta vegetazione come fondale di ambientazione delle diverse scene figurate. Il quadro centrale rappresenta pigmei intenti a pescare con intorno animali marini.
Cosa vedere a Cannara (Pg)
Il borgo di Cannara è cinto da mura medievali, meritano una visita il palazzo Comunale e la torre Civica del XV secolo. Molto interessanti la Chiesa di San Biagio, esempio di tardo romanico umbro, che conserva l’antica facciata del XIII secolo e un portale in pietra di Assisi, la ex chiesa di San Sebastiano, sede dell’auditorium comunale e la chiesa di San Matteo (XVIII) con all’interno un trittico dell’Alunno e la statua lignea dell’Addolorata.
Tre siti ripercorrono la vita di San Francesco, a cominciare dalla chiesa di San Francesco, che tiene vivo il ricordo dell’Istituzione del Terzo Ordine e dal palazzo Majolica-Landrini, al cui interno è visitabile il Sacro Tugurio, in cui Francesco dimorava durante le sue visite a Cannara.
Nell’ex convento delle salesiane, in via del Convitto, è ospitato il Museo della Città di Cannara che espone materiali archeologici rinvenuti nel corso degli scavi di Hurvinum Hortense, oltre a numerosi affreschi staccati, tele e sculture di diversi artisti locali come Dono Doni e Marcantonio Grecchi.
Il terzo sito legato alla figura di San Francesco si trova a circa 3 km dal centro storico, sulla strada per Bevagna. Si tratta della famosa Edicola di Piandarca costruita nel 1926, in occasione del VII centenario della morte di san Francesco, per ricordare il luogo della “predica agli uccelli”, che secondo la tradizione si svolse in aperta campagna, a circa 1 km dall’edicola.