IRCCS “BURLO GAROFOLO”: AL VIA I TRE MASTER 2022/2023 PER LE PROFESSIONI SANITARIE
Obiettivo dei corsi di alta specializzazione è il consolidamento del processo di cura e assistenza in ambito materno infantile
Anche nell’Anno Accademico 2022/2023 l’Irccs Materno Infantile “Burlo Garofolo” e l’Università di Trieste ribadiscono il proprio impegno per la sempre maggior qualificazione delle funzioni di cura e assistenziali, in ambito sia pediatrico, sia ostetrico, attraverso la conferma di tre master di I livello in: “Infermieristica Neonatale e Pediatrica”; “Infermieristica per l’Emergenza-Urgenza Neonatale e Pediatrica”; “Promozione e Implementazione delle Cure Ostetriche nel Percorso Nascita-Counseling ed Ecografia Ostetrica”. Obiettivo dei tre master è offrire percorsi accademici per l’alta specializzazione al fine di costruire risposte sempre più puntuali, competenti, aggirate e appropriate ai bisogni dei pazienti.
La complessità assistenziale della cura dei bambini è aumentata in maniera vertiginosa negli ultimi anni, di pari passo con lo sviluppo scientifico, tecnologico e anche culturale. In questo contesto la proposta dei tre master rientra in un quadro più ampio di riconoscimento e valorizzazione del ruolo e delle funzioni di cura e assistenziali in capo alle Professioni Sanitarie del Burlo Garofolo.
In particolare: il Master di I livello in Infermieristica Neonatale e Pediatrica, giunto alla settima edizione e che lo scorso anno accademico ha avuto 12 iscritti, si rivolge ai laureati in Infermieristica e propone l’acquisizione di competenze specialistiche, tecniche, relazionali e educative basate sullo sviluppo di un pensiero critico nell’area dell’infermieristica neonatale e pediatrica. Gli infermieri in possesso del Master si occupano della pianificazione, organizzazione e gestione dei percorsi di cura e assistenziali in area neonatologica, pediatrica e adolescenziale; il Master di I livello in Infermieristica per l’Emergenza-Urgenza Neonatale e Pediatrica, arrivato alla seconda edizione e che nella prima ha avuto sei iscritti, si rivolge ai laureati in infermieristica e mira a garantire l’acquisizione di competenze specialistiche nell’assistenza e nella gestione dell’emergenza-urgenza in ambito neonatale e pediatrico; il Master di I livello in Promozione e Implementazione delle Cure Ostetriche nel Percorso Nascita – Counseling ed Ecografia Ostetrica, anch’esso alla seconda edizione e che nel 2021/2022 ha avuto cinque iscritti, si rivolge ai laureati in ostetricia ed è finalizzato all’acquisizione di conoscenze, competenze e abilità tecniche specifiche per gli ambiti di counseling, relazione e educazione nel percorso nascita, nei percorsi di diagnosi prenatale, di esecuzione dell’ecografia office e di ausilio in sala parto.
I tre master che fino a oggi sono stati conseguiti da 68 persone e sono patrocinati da diverse società scientifiche, hanno durata annuale, prevedono 1500 ore di impegno ciascuno suddivise fra didattica, tirocinio, studio individuale e prova finale e si svolgono grazie all’impegno di docenti interni all’Istituto, ma anche di docenti esterni di fama nazionale e internazionale e con la collaborazione di altri master specialistici italiani. I tirocini sono effettuati presso lo stesso Burlo Garofolo, ma anche presso altri Enti di alta specializzazione convenzionati.
«L’obiettivo di questi Master – afferma il Direttore Generale dell’Irccs, Stefano Dorbolò – vuole essere quello di qualificare la nostra attività: continuare sulla strada dell’offerta di cure sicure, di esito e di qualità in area materno infantile, che ci ha visto recentemente premiati, grazie proprio ai nostri professionisti, come tra i migliori ospedali del mondo da una importante rivista statunitense. I master sono l’espressione di una delle attività qualificanti dell’Istituto che abbiamo consolidato nel tempo e sono uno dei modelli concreti di integrazione fra assistenza, ricerca e didattica, nonché di collaborazione fra professionisti, che ha costituito da sempre la peculiarità del Burlo. Luogo dove si fondono aspetti teorici e pratici. Si studia, ma si impara ancor di più sul campo… Questi Master sono, poi, la rappresentazione concreta di una specifica volontà di riconoscimento e valorizzazione del ruolo fondamentale delle professioni sanitarie. Ripetiamo sempre che l’atto sanitario non è più, come una volta, solo un’azione esclusivamente medica, ma un complesso integrato e sinergico di competenze, conoscenze, multiprofessionali, cliniche da un lato e assistenziali dall’altro Ed è fondamentale che la parte clinica, la ricerca e la parte assistenziale interagiscano, in un processo sinergico e complementare per rispondere al meglio ai peculiari bisogni dei nostri pazienti».
Da parte sua, il direttore scientifico facente funzioni dell’Irccs, professor Egidio Barbi ricorda che: «Una delle sfide principali di una pediatria moderna e avanzata è quella di tenere insieme una formazione aggiornata con componenti sempre più complesse di conoscenze mediche e utilizzo di tecnologie con un livello altrettanto alto di umanizzazione e capacità di assistenza. Gli strumenti diagnostici e terapeutici di cui fortunatamente disponiamo ci permettono una potenza ed efficacia terapeutiche semplicemente impensabili in molti contesti pediatrici fino a pochi anni fa. In questo quadro generale, la figura dell’infermiere che si occupa di bambini subisce un mutamento che si può definire, senza timore di troppa enfasi, epocale, per ampliamento di possibilità operative, competenze e margini di efficacia. La “messa a terra” concreta di questa mole di cultura richiede un sapere, un saper fare e un saper essere che difficilmente si possono acquisire pienamente in un corso di formazione generale, per quanto di alto livello. Per questo motivo – conclude Barbi – il master infermieristico, con un misto di pratica e teoria, e con la messa in campo di modelli culturali, tecnici e anche comportamentali, offre una possibilità unica di contatto e approfondimento. Il nostro obiettivo come docenti di Master è quello di cercare di passare non solo competenze, ma una visione della assistenza al bambino in cui crediamo».
«Confermare l’avvio dei tre master nell’Anno accademico 2022 – sostiene in conclusione il direttore della Struttura Complessa Direzione delle Professioni Sanitarie del Burlo, Livia Bicego – ci rende particolarmente felici, umanamente e professionalmente. Riuscire, in tempi di covid, sulla strada della qualificazione delle pratiche attraverso l’alta formazione specialistica, conferma l’impegno, l’attenzione e la fiducia, nonché una visione e un approccio innovativo e appropriato, verso lo specifico contributo delle professioni sanitarie nei processi di cura.
Oggi è sempre più chiaro quanto le professioni sanitarie risultano dirimenti in tutte le fasi della cura in termini di esiti verso l’utenza e qualità dei processi offerti. Contare su professionisti specializzati e speciali rappresenta per i sistemi sociosanitari un elemento di straordinaria importanza proprio nella costruzione di strade di salute e benessere per i giovani cittadini e le donne in cura».