Le pennellate di Boccioni, Klee, Modigliani e Kandinskij indagabili fino al più microscopico dettaglio grazie al gigapixel
Colore e materia, online una selezione di opere del Museo del Novecento in altissima definizione.
A gennaio il Museo del Novecento ha deciso di indagare con immagini ad alta definizione una selezione di capolavori esposti nelle sale recentemente rinnovate, attraverso le tecnologie di acquisizione sviluppate da Haltadefinizione, tech company di Franco Cosimo Panini Editore, con il partner tecnologico Memooria, al fine di monitorare lo stato di conservazione delle opere e renderle fruibili online al grande pubblico.
Le opere selezionate racchiudono l’essenza delle principali Avanguardie Internazionali rappresentata da alcuni dei più grandi artisti del XX secolo: Elasticità (1912) e Corpo umano (Dinamismo, 1913) di Umberto Boccioni, il Ritratto di Paul Guillaume di Amedeo Modigliani (1916), Composizione di Vasilij Kandinskij (1916) e Wald Bau di Paul Klee (1919) sono adesso disponibili sul sito di Haltadefinizione in risoluzione gigapixel.
Dalla trama della tela al più microscopico tocco di pennello, i visori multimediali consentono di “immergersi” ed esplorare l’immagine delle opere d’arte e vedere anche ciò che a volte, di fronte alle opere originali, l’occhio non potrebbe apprezzare.
La possibilità di ingrandimento fino a 40x offre nuove opportunità sia per la valorizzazione, sia per la conservazione e lo studio delle opere stesse.
La presenza di vetri conservativi in fase di acquisizione non ha alterato la qualità delle immagini, sono infatti stati raggiunti altissimi livelli di definizione, qualità, dettaglio e fedeltà cromatica.