La nuova valvola è stata impiantata su un uomo di 71 anni
Per la prima volta al San Gerardo un intervento
di TAVI con approccio transcarotideo
Il 28 aprile è stato eseguito all’Ospedale San Gerardo un impianto
di valvola aortica cardiaca transcatetere (TAVI) con accesso diretto dall’arteria carotide
anzichè dall’abituale via transfemorale.
Si tratta di un accesso vascolare molto innovativo, mai utilizzato prima al San Gerardo e di
pratica poco comune, che consente di eseguire agevolmente l’impianto della TAVI quando
un’importante patologia arteriosa non consente l’utilizzo delle arterie femorali.
L’idea di utilizzare l’accesso carotideo alla base del collo è emersa durante la discussione del
caso da parte dell’Heart Team del San Gerardo coordinato dalla dott.ssa Maddalena Lettino,
che riunisce a cadenza regolare cardiologi clinici e interventisti, cardiochirurghi, cardiologi
esperti nella diagnostica per immagini e chirurghi vascolari, quando è richiesta la loro
consulenza, per la pianificazione degli interventi valvolari cardiaci.
Di fronte alla diffusa malattia aterosclerotica delle arterie femorali e iliache del paziente, un
uomo di 71 anni già operato con successo di by pass aortocoronarico e che successivamente
ha sviluppato stenosi valvolare aortica severa, il dott. Giovanni Marchetto, Direttore della
Struttura Complessa di Cardiochirurgia del San Gerardo, ha proposto di utilizzare l’arteria
carotidea per far avanzare la valvola fino al cuore, una tecnica di impianto già utilizzata con
successo alle Molinette di Torino, un ospedale con una vasta esperienza di cardiochirurgia
dove il dott. Marchetto ha lavorato sotto la guida del prof. Mauro Rinaldi prima di trasferirsi
in Brianza.
L’intervento, pianificato nei dettagli dall’equipe cuore del San Gerardo, è stato eseguito in
sala di Emodinamica dall’equipe mista dei cardiologi interventisti guidata dal dott. Pietro
Vandoni e dei cardiochirurighi con il supporto dei cardioanestesisti, dott. Leonello Avalli e
dott.ssa Margherita Scanziani, con la collaborazione anche del dott. Michele La Torre, collega
e amico del dott. Marchetto alle Molinette, esperto in questo tipo di approccio chirurgico.
I cardiochirurghi hanno isolato l’arteria carotide sinistra attraverso una piccola incisione alla
base del collo e hanno preparato l’accesso attraverso il quale i cardiologi interventisti (lo
stesso dott. Vandoni con i collaboratori dott. Simone Tresoldi, dott. Ivan Calchera e dott.
Stefano Righetti) hanno eseguito l’impianto della valvola aortica biologica montata su un
apposito palloncino.
La procedura si è svolta regolarmente e in meno di due ore il paziente era già in sveglio in
rianimazione.
“La collaborazione tra professionisti – spiegano i sanitari coinvolti nell’intervento – è stata la
chiave del successo di questa nuova modalità di esecuzione dell’intervento di TAVI e
rappresenta un avanzamento nella possibilità di trattare anche i casi più complessi
sfruttando le alte professionalità multidisciplinari presenti al San Gerardo”.