Philips: 3 pratici consigli per imparare a respirare al meglio in collaborazione con Federica Maria Angelucci insegnante yoga

Il respiro è vita. È la prima cosa che facciamo quando si viene al mondo. Respirare è un atto involontario, non ce ne accorgiamo nemmeno, ma può essere anche un atto volontario: possiamo decidere come respirare, quanto respirare, dove indirizzare il nostro respiro.

In primavera, quando l’aria si fa più mite, ma si riempie di allergeni, è importante respirare in casa aria pulita, attivando soluzioni pratiche, smart ed efficaci come i purificatori d’aria. Per avere un’idea dell’importanza della respirazione, basti solo pensare al fatto che respiriamo circa 11.000l di aria al giorno rispetto ai “soli” 2l di acqua consigliati.

Philips ha una gamma completa di purificatori d’aria, tra cui il modello Serie 800. Compatto e facile da utilizzare, consente – grazie a un tasso di erogazione d’aria pulita (CADR) di 190 m³/h – di filtrare efficacemente virus, allergeni e sostanze inquinanti invisibili presenti in casa. Dotato di un filtraggio a 2 strati con filtro HEPA NanoProtect, Serie 800 di Philips cattura il 99,5% delle particelle ultrasottili di dimensioni fino a 0,003 micron, più piccole del più piccolo virus conosciuto! Inoltre, purificando l’aria di ampi ambienti (fino a 49 m²) in meno di 16 minuti.

E, a proposito di aria e di corretta respirazione in casa, Philips ha voluto coinvolgere Federica Maria Angelucci, insegnante certificata di pilates, yoga e personal trainer, nota su Instagram come Princess Pilates, proprio per avere alcune pratiche dritte, alla portata di tutti, per saper respirare bene e stare in salute, a livello fisico e mentale.

In un mondo in cui tutto va velocissimo, imparare a conoscere il proprio respiro e usarlo bene è infatti importante per ritrovare o mantenere il proprio equilibrio.

Ecco le 3 pratiche:

  1. Praticare la respirazione yogica completa

Seduti su una posizione comoda con la colonna lunga verso l’alto o sdraiati in posizione supina, si inizia a inspirare ed espirare soltanto dal naso semplicemente sentendo l’aria che entra e che esce dal naso. Ci si concentra successivamente sull’aria che entra e va a gonfiare prima l’addome (con cintura addominale attiva), poi il petto, quindi la parte più alta vicino alle clavicole e quando esce fa il percorso opposto. Ripetere per qualche ciclo, lentamente.

  1. La consapevolezza dell’espirazione

Mantenendo la posizione precedente, questa volta ci si concentra maggiormente sull’espirazione. Tutti noi siamo abituati a “non respirare completamente”: inspiriamo aria involontariamente, ma non la espiriamo del tutto” dichiara Federica Maria Angelucci.

Si inizia inspirando e contando fino a 4, ed espirando contando fino a 4. Si inspira poi contando fino a 4 ed espirando contando fino a 5. Si inspira quindi contando fino a 4, ed espirando contando fino 6, e così fin quando possibile. È importante ricordarsi di non sentirsi mai in affanno. In questo caso un bel respiro a polmoni pieni, una bella espirazione dalla bocca e si ricomincia.

  1. Trattenere l’aria per calmare la mente

Sempre lo Yoga ci tramanda l’importanza di fare uscire ed entrare aria, ma anche dell’apnea, a polmoni pieni e a polmoni vuoti. In questo momento di “pausa” infatti riusciamo ad ottenere un momento di calma e serenità. Seduti in una posizione comoda, schiena ben dritta, si inspira profondamente ed espira lentamente. Si chiudono gli occhi e si visualizza mentalmente un quadrato. Si inspira in 4 tempi percorrendo il primo lato del quadrato, si trattiene l’aria a polmoni pieni per 4 tempi percorrendo il secondo lato del quadrato, si espira per 4 tempi percorrendo il terzo lato del quadrato, si trattiene l’aria a polmoni vuoti percorrendo l’ultimo lato del quadrato. Ripetere per 5 cicli.

Importante non andare in affanno e modulare sempre e la durata dell’inspirazione o dell’espirazione.

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