Athena, 7 milioni di euro per creare la rete delle università europee. Da un’idea di Macron, l’Unicusano è fra i promotori

Athena, 7 milioni di euro per creare la rete delle università europee. Da un’idea di Macron, l’Unicusano è fra i promotori

Diverse le attività che fanno capo al progetto, come Athenaton, la maratona di studenti e professori di sette atenei a difesa di clima e ambiente

La seconda edizione di Athenathon, la maratona social delle università europee, si fa ancora più ambiziosa. E non soltanto per i chilometri a piedi, a nuoto o di corsa che studenti e professori di sette università europee, fra cui l’Unicusano, dovranno registrare e condividere sui social. Ma perché, accanto ai tradizionali messaggi lanciati a difesa del pianeta, del clima e dell’ambiente, saranno condivise le preoccupazioni per il conflitto in corso fra Russia e Ucraina e per le difficoltà di raggiungere la pace.

Ma Athenathon è soltanto uno delle tante iniziative promosse da Athena, una delle reti di università europee nate da un’idea del Presidente francese Macron: l’obiettivo è di formare i cittadini del domani e far maturare in loro il sentimento comune europeo. Ogni rete costituisce un consorzio, un unico grande ateneo sovranazionale dove gli studenti hanno libertà di accesso al sapere di tutti gli atenei affiliati. Ogni università di Athena riceve un finanziamento di un milione di euro per la progettualità inclusiva.

L’iniziativa delle Università Europee è un progetto di punta dell’UE nel campo dell’istruzione superiore e della ricerca, volto a rendere gli atenei più internazionali, efficienti ed inclusivi. L’Advanced Technology Higher Education Network Alliance (ATHENA) riunisce il Politecnico di Porto (Portogallo, coordinatore), le università di Maribor (Slovenia), Orleans (Francia), Siegen (Germania), l’Università ellenica del Mediterraneo (Grecia) l’Università Niccolò Cusano (Italia) e l’Università tecnica Gediminas di Vilnius (Lituania). L’ambizione di Athena è quella di creare corsi di formazione internazionalizzati, di offrire mobilità al maggior numero di studenti, compresi quelli con disabilità, di promuovere la nascita di progetti di collaborazione nella ricerca e sviluppo e di favorire nuove prospettive europee non solo agli oltre 120.000 studenti e 10.000 collaboratori dell’alleanza, ma anche alle comunità locali e ai partner.

Fra le attività promosse da Athena rientra proprio Athenathon, la maratona social che quest’anno punta ad abbattere il record di 33.000 chilometri registrato nel 2021. Risultato che ha spinto i responsabili della rete, a cui afferiscono le sette università, ad alzare ancora di più l’asticella, puntando a ben 50.000 chilometri.

“L’anno scorso, parlando con i coordinatori dei vari Paesi, – ricorda Daniele Barettin, docente Unicusano e coordinatore del progetto Athena per l’università telematica – abbiamo cercato di farci venire un’idea per festeggiare il 9 maggio, l’Europa Day. Una data che vuole ricordare il discorso del ministro degli Esteri francese pronunciato il 9 maggio del 1950: per primo parlò di un’Europa unita, che doveva andare oltre i confini, oltre le guerre, superare quelli che erano stati gli egoismi del ‘900”.

“Rispetto all’anno scorso e al conseguente periodo pandemico, che ci suggerivano di promuovere l’iniziativa come riconquista degli spazi aperti e di quel senso di appartenenza all’Europa – continua il docente di Unicusano – oggi viviamo in un contesto storico particolare per il Vecchio Continente per l’instabilità che si è creata tra Russia e Ucraina, con tutto quello che ne consegue a livello europeo. Vogliamo dare anche con questa iniziativa un senso di unione, di collaborazione e pace con un’impronta ecologista”.

Ogni anno le università del consorzio Athena organizzano corsi “blended” su attività specifiche, ovvero parte in mobilità (con studenti che si incontrano in una delle sette sedi) e parte online. Nascono come corsi di potenziamento per studenti su argomenti di attualità: a Vilnius, in Lituania, l’ateneo ha organizzato un corso sulle smart city e sul miglioramento che la tecnologia può portare nella vita di città dal punto di vista del traffico, della mobilità, dell’ecologia.

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