Corretto un aneurisma dell’aorta con tecnica mininvasiva

Innovativo e delicato intervento per la Chirurgia Vascolare

Un innovativo e delicatissimo intervento chirurgico di correzione di
un voluminoso aneurisma dell’arco dell’aorta, una zona anatomica estremamente difficile da
aggredire per via della vicinanza al cuore ma soprattutto per il fatto che, a tale livello,
originano i vasi che servono all’irrorazione del cervello e che, in nessun modo, possono
essere sacrificati. L’intervento, perfettamente riuscito, è stato eseguito nei giorni scorsi
all’ospedale San Gerardo di Monza, grazie all’équipe di chirurghi vascolari diretta dal dott.
Vittorio Segramora.
L’aorta è il principale vaso sanguigno del corpo umano e gli aneurismi a tale livello, se non
riconosciuti e trattati per tempo, sono gravati ancora oggi da elevati tassi di mortalità.
L’intervento è stato eseguito su un paziente di 61 anni affetto da plurime problematiche
cliniche che controindicavano la correzione del problema attraverso un approccio chirurgico
tradizionale.
Pertanto l’équipe di chirurghi vascolari, composta dal dott. Cristian Benatti e dal dott.
Gaetano Deleo, coordinati dal dott. Segramora, Direttore dell’Unità Operativa complessa di

Chirurgia Vascolare, ha deciso di eseguire la correzione dell’aneurisma per via “mini-
invasiva”, ossia utilizzando l’approccio endovascolare attraverso il posizionamento di

un’endoprotesi di recentissima realizzazione.
La terapia consiste nel “foderare” dall’interno il tratto di aorta malata mediante speciali
protesi endovascolari che vengono condotte nel torace “navigando” all’interno dei vasi
arteriosi da vie di introduzione che nella più parte dei casi sono sull’inguine del paziente,
senza la necessità di grandi aperture del torace e/o dell’addome.

Nel caso specifico è stata utilizzata una protesi dotata di una piccola proboscide realizzata
allo scopo di garantire l’afflusso di sangue al cervello, previa una chirurgia di by-pass a livello
del collo, nettamente meno aggressiva di quella causata da una chirurgia tradizionale.
L’intervento, condotto interamente in una sala operatoria dotata di angiografo, si è svolto
regolarmente senza complicazioni ed il paziente è stato dimesso dopo pochi giorni in buone
condizioni di salute.
“La riuscita dell’intervento – sottolinea il dott. Segramora – è legata all’approccio
multidisciplinare di queste complesse patologie al confine tra la competenza cardiochirurgica
e quella vascolare e alla collaborazione dei diversi specialisti. Di fatto introduciamo un tubo
nuovo all’interno del tubo ammalorato. La mininvasività di questo genere di interventi ha
ridotto drasticamente lo stress chirurgico su questi pazienti che fino a ieri dovevano essere
sottoposti ad un intervento tradizionale “a cuore aperto” gravato da alte percentuali di
complicanze”.
“Ancora una volta l’Ospedale San Gerardo e i suoi professionisti si mettono in luce per le
proprie capacità – si congratula il Direttore Generale della ASST Monza Silvano Casazza -.
La trasversalità delle competenze in sala operatoria e la fattiva partecipazione di tutti, nello
spirito di collaborazione che contraddistingue la nostra struttura, ha permesso il successo di
questo intervento”.
“Mi complimento con il dottor Vittorio Segramora e con l’équipe di chirurghi vascolari da lui
coordinata, composta dal dott. Cristian Benatti e dal dott. Gaetano Deleo – dichiara la
vicepresidente ed assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti – per un
intervento delicato e innovativo che ha permesso di salvare una vita. Al contempo, la
straordinaria operazione ha messo in luce l’eccezionale professionalità dell’Unità Operativa
complessa di Chirurgia Vascolare dell’Ospedale San Gerardo di Monza. Una eccellenza che
si aggiunge alle già molte eccellenze della sanità lombarda, riconosciute a livello nazionale
ed internazionale, di cui essere orgogliosi”.

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