Un solo modo di vedere e di essere visti
Faccio l’oculista dal 1981 ed ho sempre pensato che la visita oculistica fosse una ed una soltanto, costituita da esame della vista, misurazione della pressione dell’occhio, esame del segmento anteriore ed esame del fondo oculare.
Per la Regione Lombardia non è così. Le prescrizioni delle visite oculistiche mutualistiche possono essere fatte almeno in tre forme diverse: esame complessivo dell’occhio, controllo oculistico e fondo oculare. Le strutture erogatrici incassano dalla Regione compensi differenti. Indubbiamente la distinzione può essere utile da un punto di vista economico in quanto il controllo oculistico viene pagato poco, in via intermedia il fondo oculare e con cifre “accettabili” l’esame complessivo.
Peccato che, a mio avviso, nel momento in cui viene richiesto un esame del fondo oculare, puo’ non essere verificato obbligatoriamente il resto dell’occhio. Ad esempio non è obbligo misurare la pressione oculare, la cui alterazione patologica, glaucoma, è la seconda causa al mondo di cecità. In questo modo otteniamo un doppio rischio. Intanto per il paziente, la cui patologia potrebbe essere non valutata, inoltre rischi economici a catena per la società legati ad abbassamento della vista fino alla cecità. In altre parole pur “guadagnandoci”, in quanto l’esame esclusivo del fondo oculare lo paga meno di un esame complessivo, c’è il rischio che la spesa a lungo termine, sul paziente ed indirettamente sulla società, possa essere molto maggiore.
In buona analisi credo che la visita oculistica debba essere una ed una soltanto, io ho sempre detto ciò ai colleghi più giovani che mi hanno chiesto. Credo che la Regione debba unificare il termine di visita specialistica in modo che non ci possano essere dubbi su ciò che si debba o no fare, magari cercando una tariffa intermedia fra semplice e “limitativo” esame del fondo ed esame complessivo. Questo sempre nell’ottica di un servizio qualitativamente avanzato per il cittadino, che è l’unico che in sanità deve guadagnare.
Forse il controllo oculistico può essere lasciato e destinato solo ed esclusivamente a quelle patologie in cui l’esame complessivo non può essere eseguito per fenomeni ad esempio acuti quali traumi, infezioni ecc che necessitano effettivamente di controlli specifici a breve.
Oggi ho visitato una signora di media età, inviata per esame del fondo oculare, ed alla misurazione del tono oculare ho rilevato un valore nettamente sopra alla norma. Non so se la paziente soffre di glaucoma, gli esami richiesti derimeranno i dubbi, ma certamente l’eventuale mancato rilievo può essere l’inizio di un problema serio per il cittadino e per la comunità indirettamente.
Solo il rilievo ampio del quadro obiettivo può aiutare lo specialista a raggiungere la sicurezza della diagnosi e la certezza della terapia da adottare.