La bandiera arcobaleno sul Rettorato dell’Università di Pisa per il Toscana Pride 2021

Il Comitato Unico di Garanzia dell’Ateneo ha votato una mozione a sostegno della manifestazione di domenica 27 giugno

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Domenica 27 giugno la bandiera arcobaleno sventola sul Rettorato dell’Università di Pisa per il Toscana Pride 2021. Questa iniziativa conferma l’impegno dell’Università di Pisa nel voler creare un ambiente inclusivo che lotti contro le discriminazioni che ancora oggi colpiscono le persone LGBT+.

“Si tratta di un atto simbolico – dice Arturo Marzano, delegato del rettore alle questioni di genere e alle pari opportunità – che rimanda alle decisioni prese dall’ateneo nel sostenere e proteggere da discriminazioni soprattutto studenti e studentesse della comunità LGBT+, a partire dall’adozione di un innovativo regolamento relativo alle carriere ALIAS che molti atenei italiani stanno prendendo a modello” .

L’iniziativa è promossa anche dal nuovo Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni (CUG) dell’Ateneo, appena insediato. Tale appoggio si pone in continuità con azioni già intraprese dal precedente CUG fra cui la redazione del primo vero e proprio Bilancio di Genere 2020, l’attivazione della cosiddetta carriera alias per studenti in transizione, con rilascio di un doppio libretto universitario, e le attività formative realizzate in collaborazione con il Centro interuniversitario Cirque (Centro Interuniversitario di Ricerca Queer).

Il sostegno del CUG, presieduto dalla professoressa Elena Dundovich, si riferisce in particolare ai temi relativi al  “Contrasto alle discriminazioni e diritti umani”; “Educazione alle differenze” e “Salute, prevenzione e benessere” del documento politico delToscana Pride 2021. Si tratta di una posizione in linea con la Strategia europea per la parità di genere 2020-2025 e, in particolare, con la Strategia per l’uguaglianza delle persone lesbiche, gay, transgender, non binarie, intersessualità e queer (LGBTIQA+) nel convincimento che alla base del benessere sociale ci siano i valori dell’inclusione e della diversità.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *